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giovedì 8 dicembre 2016

8 - Calendario dell'Avvento


Tutti oggi sono alle prese con l'addobbo dell'albero di Natale, o almeno chi ancora non l'avesse fatto a fine novembre o peggio ottobre...noi ci stiamo dedicando ad attività più anticonformiste e sciuè  sciuè  ovvero stiamo montando il Colosseo, il puzzle 3d, che per finirlo occorre lo stesso numero di anni che ci sono voluti per costruire il vero. Dicono 8 anni, nulla se paragonato ai lavori pubblici di Roma dei nostri giorni.

La Pop, chissà perchè, ha una grande ammirazione nei confronti di questo monumento, lo chiama Colosseo di Roma come se in ogni città ce ne fosse uno. Promesso che vinceremo la ritrosia che abbiamo nei confronti del centro storico con le bimbe e la porteremo finalmente a visitarlo davvero!


Quando era piccola, viste sue levatacce mattutine più volte siamo andati in centro e ricordo pure un paio di occasioni quando dopo essere arrivati in loco con la macchina, non trovando parcheggio ce ne siamo tornati a casa sconsolati.

Siamo talmente poco abituati ad andare in centro che quando dopo una giornata già lunga e faticosa una coppia di amici venuti da fuori ci ha invitati a cena fuori di sabato sera a Trastevere ci è preso un colpo. In realtà poi è stato più semplice del previsto, non c'era quel gran caos che temevamo e vedere bella gente in giro passeggiare tranquillamente e godersi le serate romane ci ha fatto realizzare che effettivamente c'è anche altro ma soprattutto lì fuori c'è vita!



Eppure la passeggiata in centro sotto le festività era un must perchè ogni città a Natale indossa il suo abito più bello. Vedere le vetrine addobbate, passeggiare sotto le lucine accese, fare i confronti con gli anni passati, andare a vedere il presepe di Trinità dei Monti o di S. Pietro. L'odore di caldarroste, la calca a via condotti, la fila per uscire dalla fermata della metropolitana di Piazza di Spagna. 

Altro appuntamento fisso era il teatro, spesso il giorno di S. Stefano, al Sistina o all'Olimpico, a vedere le commedie musicali, ma quelle belle sul serio, di cui ora vediamo imbarazzanti repliche con dubbie soubrettes.





Qualche giorno fa passando lì vicino ho visto questa targa e mi è venuta la nostalgia di quei bei tempi andati che non ho vissuto, di quanti spettacoli sono passati fra quelle mura, di attori e musicisti veri. Perdonate quelli che indegnamente calcano ora quelle scene perchè non sanno quel che fanno.



Oltre ad essere giornate già frenetiche di impegni pre-natalizi in più ci si è messa un'influenza intestinale che ci stiamo rimpallando un po' tutti quanti. Uno fa in modo di incastrare duemila cose poi basta una Pop ko e bisogna annullare tutto. Il bello è che tutti sono talmente già indaffarati che non si spostano gli appuntamenti ma si cancellano e basta. Si dà solo una possibilità, svanita la quale se ne riparla dopo le feste. Avanti un altro.

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