Ci siamo davvero quasi..
Oggi è stato l'ultimo glorioso giorno in cui ho spento la sveglia, l'ho proprio disattivata e se ne riparlerà solo l'8 gennaio sera, fino ad allora non ne voglio più sentir parlare; ci sveglieremo quando ci andrà e così sia, anche se magari la mia maledettissima sveglia interna mi farò svegliare sempre alla solita ora se non prima.
Ultimo giorno di scuola, è già mezza vacanza, è tutto tollerato, anche arrivare un po' tardi, anche tenere tutto il giorno la fascia a fiori di Poppy.
A proposito questa è la canzone che ci ha aiutato a svegliare la Pop in queste mattine
Finalmente un po' di brio e di allegria, impossibile stare fermi o restare impassibili, mi piacerebbe fare un video di auguri sulle sue note con noi protagonisti mentre balliamo, scomposti e felici proprio come si vede nella clip.
Ed ora per un po' non voglio più ripetere nè sentire:"Sbrigati che è tardi. Dai. Su."
Oggi è stato il giorno del primo saggio alla materna della Pop piccola, è stato strano entrare in quell'aula cercarla fra le prime file tra i bimbi disposti in ordine di altezza e accorgersi che in realtà staglia nell'ultima fila e quasi non riconoscerla.
I regali li ho finalmente completati, ho comprato anche quei 4 che mi mancavano del reparto profumeria e sono riuscita a trovare un'ottima offerta alla faccia della commessa becera. Sono talmente tanti e ingombranti che sono già stipati in varie automobili.
Domani pare che ci riattiveranno pure la caldaia così forse al ritorno avremo una casa più confortevole.
Mio marito è entrato nella fase che augura buone feste a destra e a manca, certe volte inizia talmente presto o lo fa in occasioni di festività che nessuno si caga tipo pasqua che gli altri rimangono un po' interdetti. Ma auguri de che? Si chiederanno?!
A tal proposito ho una riflessione: ma quelli che quando uno gli fa gli auguri non ricambiano...che problema hanno? Per quanto Natale ti possa fare schifo credo che ringraziare e contraccambiare sia il minimo per educazione proprio.
Oggi ho imparato una cosa.
C'è Babbo Natale e babbo natale. Ormai in ogni scuola, centro commerciale c'è la consuetudine di averne uno ad accogliere i bambini.
Io come vi dicevo ultimamente mi sto dedicando allo spaccio di babbi e non immaginavo neanche lontanamente quello che c'è dietro.
Non basta semplicemente indossare il costume comprato dal cinese a 5 euro.
Ecco prima di tutto ci vuole un costume vero, teatrale quasi, ci vogliono gli stivali veri, che quando li ho visti per poco non svenivo, gli occhialetti d'oro, la barba e dentro ci dev'essere un attore/animatore davvero bravo.
Ultimamente troppi ne ho visti scojonati dopo aver passato la giornata a rintronarsi di "Oh oh oh".
Ci vuole molta bravura soprattutto con i piccolissimi del nido che sono ammaliati dalla sua figura ma anche delle volte spaventati e increduli dalla troppa emozione.
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