Il calendario dell'Avvento è sacro per le Pop, se andiamo qualche giorno fuori dobbiamo portarcelo per non interrompere la tradizione di aprire una finestrella ogni mattina. Aumenta così a dismisura la quantità e qualità di cose che ci portiamo in viaggio assolutamente indispensabili e che dobbiamo fare molta attenzione a riportarci poi indietro a casa.
Un'unica eccezione: in questi giorni di influenza intestinale quando la nausea era talmente forte da impedire di mandare giù anche un solo piccolissimo cioccolatino hanno saltato questo rito e hanno recuperato appena sono state meglio mangiando tutte le caselline che avevano tralasciato.
Da piccola non ce l'avevo il calendario dell'avvento, forse è più un'usanza moderna. I genitori più bravi li confezionano a mano decorando piccole bustine con sopra il numero e riempiendole di dolci o regalini.
Ricordo i riti di Natale della mia infanzia. Andavo a dormire dopo pranzo il 24 dicembre altrimenti non sarei riuscita a reggere e ad arrivare alla mezzanotte. Le partite a carte dei miei genitori con i miei zii, i giochi di società. I regali scartati la mattina dopo.
Anche qui ci sono varie scuole di pensiero: chi aspetta la mezzanotte, chi li scarta il 25 mattina.
Mancano due settimane al Natale e con un certo vanto posso dichiarare che non abbiamo comprato ancora uno, che sia uno, regalo. Come al solito ci ridurremmo all'ultimo, come sempre ci salverà Amazon. Speriamo solo che non succeda come qualche anno fa che una enorme nevicata bloccò i nevralgici scali aerei della Germania e molti pacchi arrivarono solo dopo Natale.
Devo dire che io sono un tipo abbastanza semplice per cui qualsiasi regalo riceva mi può andare bene, anche i tanti odiati set bagno sapone-bagno schiuma li trovo utili perchè tanto sono cose che nessuno si compra mai per sè.
Se mi regalate libri non sbagliate mai, sto ancora campando di rendita con quelli che mi sono arrivati per i 40 anni ma tra poco li finirò di leggere.
Ultimamente sto apprezzando molto i trattamenti benessere, le spa e i massaggi perchè sono tante cose belle concentrate in un unico rituale: tempo per sè, spazio per sè, staccare la spina realmente dai pensieri e dalla reperibilità h24 che ci dà il cellulare e la tecnologia.
Per quanto ritengo che la classica busta da lettera zeppa di soldi metta d'accordo un po' tutti.
In passato mi sono arrivati regali sui generis che anche mormorare "Grazie, mi mancava..cos'è?" era una enorme forzatura ma devo dire che li ho conservati e alcuni ancora li uso.
Poi i vicini di casa ci hanno invitato alla Schifitombola dove i premi in palio erano i regali più brutti e obbrobriosi ricevuti e questi mostri hanno trovato giusta collocazione.
Di regali veramente non azzeccati che ho ricevuto in vita mia e che ho rimandato indietro sono un orologio e il lettore Kindle.
Ma forse il peggio deve ancora venire.
Nessun commento:
Posta un commento