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martedì 20 dicembre 2016

19 - Calendario dell'Avvento


In pochissimo tempo ho dato una bella strambata alla faccenda "regali di natale" per cui da che annotavo quanti ne avevo fatti ora, con vanto, enumero quelli che mi mancano.

Devo dire che ho fatto abbastanza in fretta, forse ho fatto la furba o ho peccato di poca originalità ma ho acquistato tutto in due-tre punti vendita e poi ho usato internet.

Quando vado nei negozi non amo essere assalita dai commessi, mi piace gironzolare liberamente, se ho bisogno lo chiedo io ma pretendo che mi aiutino davvero e che non mi facciano perdere tempo.

Ci sono negozi che frequento solo in occasione di queste festività ed evidentemente non solo io visto che a dicembre decuplicano il numero di commessi all'opera.
In passato ho acquistato lì vari regali per le maestre di scuola: un anno dei set di smalto, l'anno dopo le borse mare e poi ogni natale piccoli pensierini.

Ho anche stretto una mezza amicizia-conoscenza con una commessa, complice la figlia che è praticamente nata fra quegli scaffali e che per i primi due anni non ha visto altro che quelle pareti cariche di profumi e cosmetici: ebbene sì mi sto riferendo alla profumeria sotto casa.
Tante mie amiche ci si trovano bene lì a fare acquisti, probabilmente hanno anche prezzi abbastanza buoni, ti trattano da grande amica e sembra che ti facciano grandi sconti apposta per te.
Ma c'è sempre un non so che di perculamento che non mi convince e mi fa stare alla larga da quel negozio inneggiando piuttosto alla praticità dei supermercati per acquisti simili.

Delle volte però sembra che non sia possibile evitarlo soprattutto perchè è abbastanza fornita e mia suocera a natale spesso chiede profumi particolari, ma talmente particolari che sono sull'orlo dell'estinzione.

Ieri entro lì, chiedo cosa mi serve, lo trovano, chiedo il prezzo, ringrazio ed esco.
Perchè non è che uno compra così a cuor leggero. Bisogna fare uno studio balistico comparato dei prezzi tra internet e vari punti vendita.

Finita la ricerca, la profumeria sotto casa risulta la più conveniente.

Pochi giorni dopo ritorno lì ma c'è un'altra commessa. Le chiedo lo stesso prodotto, mi dice un prezzo più alto.
Io faccio finta di nulla, scruto la chat con mio marito che fa fede come atto giudiziario e in effetti il prezzo era più basso di 3 euro nella mia ultima visita.
La tizia mi fa:"Non è possibile! Chi gliel'ha detto?". "Una commessa mora". "Non è possibile siamo tutte qui".

La risposta che vorrei dare: che minchia pensi che mi stia inventando tutto questo per 3 euro di sconto?! E' per principio chiaro!

La risposta che dò: "Ok allora a rapporto tutte le commesse more che facciamo un bel confronto all'americana".
L'ebetoide a quel punto si ravvede:"Oh forse si tratta di Consuelo che sta in magazzino. Aspettiamo che torni". E certo io non ho una mazza da fare che aspettare almeno cantando...

Boh cercavo la canzone "Consuelo mi amor" ma non la trovo, forse me la ricordo solo io e la madre di chi l'ha scritta.

Per farla breve sale Consuelo, ovviamente non si ricorda nulla ma il prezzo torna ad essere senza ulteriori tentennamenti quello originario più basso.

Io esco scuotendo la testa e borbottando:"Poi uno dice perchè scegliere Amazon Prime".


Poco prima alla cima di rapa avevo chiesto un pensierino da regalare a dei teenager, sotto i dieci euro, lei scuote la testa e dice che non è possibile a quella cifra. E' la prima volta in assoluto che una commessa rimane senza parole e senza qualche alternativa da proporre.
Poi mi consiglia un bagnoschiuma di Bart Simpson...da lì ho intuito che non ha capito benissimo cosa si intenda in realtà per teenager.

Ecco queste sono le cose che decisamente non mi piacciono del Natale: negozi sovraffollati, commesse scarse, tempo perso ecc.

Per restare in tema ho visto al centro commerciale gente fare la fila per entrare nel negozio Pandora. E questa, insieme a svariate altre cose sono faccende che mi lasciano molto ma molto perplessa.

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