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lunedì 11 giugno 2012

'A munnezza

Provo un piacere sottile, e forse perverso, nel praticare la raccolta differenziata.
Non sono notoriamente una persona ordinata e precisa ma nel separare 'a munnezza mi sembra di dare una parvenza di ordine al mondo, di contribuire un po' meno al suo inquinamento, di guadagnarmi un posto nel dorato mondo del paradiso del compost.
Posso raggiungere livelli maniacali ma che ci devo fare? Mi rilassa e mi fa sentire la coscienza un po' più in ordine.
Io sono di quelle che che strappa a mano le buste delle lettere separando la carta dal cellophane dove è scritto l'indirizzo e differenzia diligentemente.
Io ho gioito quando l'Ama (la società che raccoglie 'a munnezza di Roma) ha pubblicato un pdf con scritto ogni cosa dove differenziarla, lo sapevate che i blister di medicine vanno col vetro? e il tubetto del dentifricio pure?
Lo sapevate che in teoria le cacche dei neonati non vanno messe nella pattumiera ma andrebbero rimosse dal pannolino, buttate nel water perchè comunque sono sempre una fonte di inquinamento biologico?
Io mi sento male se vedo che qualcuno non separa bene le cose, più volte a casa ho rufolato nei secchi mettendo ogni rifiuto al posto giusto.
E adoro il Mulino Bianco che da poco sulla confezione scrive dove va buttata ogni cosa.
Quella delle fette biscottate è un test per misurare il quoziente intellettivo, sfido chiunque di prima mattina a ricordarsi che la plastica esterna va nel vetro, il cartone ondulato nella carta ma la carta della singola confezione purtroppo va nell'indifferenziato...e qui la ditta mi è calata di prestigio. A parte il fatto di fare 3 involucri ma falli tutti che si possano riciclare!
A proposito lodi lodi a chi fa pacchi, pacchetti, packaging più snelli.


C'è poco da fare per alcune il Trilogy è questo:




Per me è questo:
ultimo acquisto indispensabile, costo 90 euri, secondo me d'estate si arroventerà come un incudine al sole ma vuoi mettere? E' molto fico e tecnologico.



Un altro importante passo in avanti è stato circa alla nascita della Pop quando il nostro quartiere è entrato nella fantastica fase sperimentale dei rifiuti organici.
Ci hanno consegnato un bel bidoncino con dei sacchetti marroni, tipo quelli del pane.
Poi non ho capito bene con quale criterio hanno tolto di mezzo i secchi dell'indifferenziato e 'a munnezza mista e organica si deve portare in dei punti specifici, in orari specifici dove c'è un camioncino con un addetto, da me chiamato l'organogeno.
Ho provato grande gioia a riempire questo bidoncino di rifiuti organici, dalle cocce del melone ai fondi del caffè. Ci possono andare anche le foglie delle piante, ma i peli del gatto no e manco le unghie e i capelli accidenti!
Ben presto però si sono resi conto che il sacchetto di carta per contenere scarti organici era una cavolata perchè notoriamente pesano e secernono una simpatica guazza per cui scendi di corsa, vai dall'organogeno e spesso nella fase di consegna a mano il tutto si rompe disperdendo il contenuto a terra.
Ora siamo al terzo restyling del sacchetto, credo sia in mais del Guatemala, forse vorrebbero farlo di amianto ma poi il senso del riciclaggio se ne andrebbe a farsi benedire.
Ho intrapreso quindi questa nuova differenziazione a quattro: carta, vetro, organico e misto.
Fino a che un giorno ho visto dei simpatici vermi fuoriuscire dal bidoncino dell'umido, non so come abbiano fatto ad evadere ma erano enormi, transgenici visto anche la tipologia di roba che ci butto dentro.
Il camioncino della raccolta c'è solo la mattina presto, vicino casa sta un'ora, se perdi il turno, lo devi cercare o nel punto precedente o in quello successivo, se stai fuori tempo massimo ti fotti e te ne torni a casa con il sacchetto puteolente.
E se uno decide di fare le pulizie di primavera il sabato o domenica pomeriggio? Idem, si fotte. Se uno ha ripulito tutta la cantina o lo sgabuzzino, noti posti impenetrabili dalla quantità di roba inutile, è soddisfatto del proprio lavoro poi si ricorda che il camioncino a quell'ora non c'è, si tiene la roba fino al mattino dopo. Dove non si sa, forse la rimette nella camera liberata e così tutto è come prima, ma stavolta nelle buste.
Noi spesso il weekend saltiamo il turno del camioncino perchè usciamo più tardi e il lunedì siamo invasi di munnezz.
Non oso immaginare chi non ha un balcone.
Il conferire 'a munnezza a un essere umano e non a un bidone ha ristabilito dei contatti interpersonali in spazi finora preclusi. A me non piace molto interagire, ho sempre paura di sbagliare e mettere il sacchetto umido nel misto e viceversa e quindi delego mm.
Gli addetti sono sempre molto gentili, ti danno i sacchetti nuovi ma ho sempre l'impressione che ti stiano a soppesare i rifiuti, a valutare cosa e quanto hai magnato e guardarti con quella faccia come per dire "C'abbiamo dato dentro nel weekend eh? Azz signò pure le cozze ce semo magnati eh!?".
Se io fossi in loro lo farei quindi mi aspetto che facciano altrettanto con me.
E poi 'sti pori cristi stanno sempre all'aperto, col caldo, col freddo, spero sia solo una fase sperimentale e che poi trovino una soluzione più intelligente.
Qualcuno si diverte a farmi terrorismo psicologico, a dirmi "E' inutile che separi a' munnezza tanto poi in discarica mischiano tutto", a me non interessa, il mio dovere l'ho fatto poi vedessero loro.

Un altro argomentino attinente è la nuova discarica che devono fare a Roma, si parla di Riano, Corcolle, Tivoli...io ancora non ho capito se si tratta della stessa o di tre diverse ma è chiaro che nessuno la vuole vicino casa.
Io un sito alternativo ce l'avrei: gli Altopiani di Arcinazzo.
Non so se dal punto di vista geologico, sedimentologico vada bene ma è un posto talmente de merda che secondo me la discarica non può peggiorarlo più di tanto, anzi magari lo valorizza, poi ci sarebbero un sacco di gabbiani attirati dai rifiuti, una bella atmosfera insomma...

Prossimo post: gli Altopiani di Arcinazzo.

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