pubbli larga

martedì 24 aprile 2012

Metti in circolo il tuo cuore


Dicono che chi semina poi qualcosa raccoglie, nel bene e nel male.
Io, evidentemente, a mia insaputa, devo aver seminato parecchio.
Perché mai come ora mi trovo circondata dall’affetto e dal sostegno di tanti.
Si sono rifatte vive persone che da tanto non sentivo ma funziona proprio come dicono, l’amico si palesa nel momento del bisogno.

Tanti si sono allarmati proprio leggendo il blog, è chiaro che in questo spazio le emozioni scrivendo vengono amplificate ma sono autentiche, forse dal vivo sarebbe tutta un'altra cosa.


Ma perché che succede?
Nulla, per ora nulla.
Sono in quel fastidioso limbo dell’attesa, del dubbio insinuato, del tutti gli scenari possibili dal magari è solo un fuoco di paglia a tutto il peggio immaginabile.
Quindi per ora di fatto non c’è nulla.


Giovedì ci sarà la visita con il (anzi i) luminari della scienza e della tecnica e allora, solo allora, decideremo se sarà il caso di preoccuparci davvero oppure no.
In ogni caso ci sarà un qualcosa di concreto cui pensare e a cui porre rimedio.
O magari si sgonfierà tutto come una bolla di sapone e si risolverà con l’amore, col sentimento, come piace a me, del tipo: rispettiamo l’individuo, i tempi di crescita di ognuno, buttiamo le tabelle al vento.
Quelle cose belle, da film, ecco appunto da film…



Forse mi piacerebbe che tanto ammore (ammore sì) in giro crei una serie di effetti a catena, una crescita esponenziale di buoni sentimenti, di positività, di cose che portano bene, una dinamo ad autoeccitazione di ammore "L'amor che move il sole e l'altre stelle" come scrisse Alighieri Dante. 


E sempre per citare Lui mi piacerebbe uscire fuori, da questa empasse a riveder le stelle.


Che poi io predico bene ma razzolo male, malissimo.
E manco degno di uno sguardo 'sta pora crista che tutti i giorni è seduta alla scrivania dietro di me.


Questa mattina mi è tornato in mente il discorso che ci fece al matrimonio la mia migliore amica in veste di sindaco, citò la poesia di Hikmet


Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.


Aggiungendo poi di suo pugno (e me ne accorgo solo ora) che eravamo all'inizio di un viaggio che ci avrebbe portato in tanti posti e ad affrontare varie vicende, piacevoli e non e che in caso di difficoltà non avremmo dovuto far altro che girarci per trovare loro pronti vicino a noi.


Da allora tante persone si sono aggiunte ai vecchi amici, anzi mi rendo conto che tanti che in questi giorni mi sono vicini a quel tempo neanche li conoscevo.


Un coglione disse "Molti nemici, molte onore" e molti amici allora cosa fanno???


Frase letta in treno ieri, sul sedile di fronte al mio, prontamente fotografata stavolta tiè.
Ma mm rompe: la qualità fa schifo, devi contrastarla...echecazz! Ufff..
La prossima volta mi porterò la macchinetta digitale seria (tanto la foto farà cagare lo stesso).



Forse hai ragione, cara amica filosofa metropolitana, o meglio penso che alcune convinzioni fottano la gente ma qualcuna bisogna pure averla sennò di che campiamo, a cosa ci aggrappiamo?
E poi significa che se uno ce l'ha, si mette in gioco, ci prova, si butta, vive e questo è molto necessario, che poi uno rimanga fregato è semplicemente il retro della medaglia.


2 commenti:

  1. Quello dissi allora (sembra passato un secolo, quanta acqua sotto i ponti) vale anche oggi: qualsiasi difficoltà incontriate nel vostro percorso umano, di coppia o di genitori, potrete condividerlo con me, con noi. Forse non sempre ho capito, forse non ho condiviso o approvato tutto, ma credo che un po' sia giusto così. Il sostegno secondo me deve essere costruttivo, ma l'appoggio ci sarà sempre e incondizionato!
    F.

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  2. ecco...e qui ci scappa la lacrimuccia!! vvb Rox

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