Aujourd'hui le soleil brille
Scuola media, la professoressa ciociara di francese, di vecchia, vecchissima metodologia di insegnamento amava farci scrivere ogni giorno la data e riferimenti al tempo.
Scuola media, la professoressa ciociara di francese, di vecchia, vecchissima metodologia di insegnamento amava farci scrivere ogni giorno la data e riferimenti al tempo.
Il fait beau, il fait mauvais... ma quando il sole spaccava, bello come oggi "le soleil brille".
Deve aver pensato che, daje e daje (in francese ancore et ancore), scrivere ogni giorno questa frasetta qualcosa ci avrebbe lasciato nelle zucche e infatti a distanza di anni posso tranquillamente dissertare di meteorologia con un parigino, sia mai lo incontrassi in ascensore o alla fermata del bus, di che parli? Del tempo e non sbagli!
Allo stesso modo ci faceva scrivere una nuova espressione 100 volte in modo da impararla bene nella pronuncia e nella scrittura.
Dove non arrivavano questi discutibili metodi arrivavano i suoi temuti pizzicotti.
Al giorno d'oggi l'avrebbero radiata da tutte le scuole. "Tot" anni fa, insegnava il francese in una scuola di frontiera. Mi consolavo sapendo che se riusciva lei a parlare un buon francese ,che normalmente si esprimeva in un ciocio-dialetto da burina, c'era speranza per tutti!
C'è un giorno giusto per ogni cosa.
Se piove, è il tempo consono per un funerale o per le brutte notizie, mi sorprendo sempre in questi casi ad osservare l'asfalto bagnato, i palazzi resi tristi dalla pioggia e pensare "Vedi oggi anche Roma piange".
Giornate come queste, con l'esplosione della primavera, i primi papaveri in giro, le margherite nei prati, è il giorno ideale per nascere, per le buone notizie, in cui tutto deve andare come deve e nulla può andare storto. E le morti? Assolutamente no, vietato morire col sole. Tutto rimandato alla prima pioggia. A meno che uno non voglia lasciare un ricordo di sè particolarmente allegro, in questo caso riempire l'apposito modulo e barrare la casella "scelgo l'opzione in giornate col sole che spacca". Ma chi lo vuole? In genere tutti vogliono che gli altri si strappino i capelli per la propria dipartita.
Quindi se uno sta in pericolo di vita, mezzo e mezzo ma esce una giornata così io da non medico ma da ottimista senza ritegno gli dico "Stai sereno che oggi non è la giornata giusta per andarsene".
Oggi che la città si è vestita dei suoi colori più belli, che la visibilità è ottima, il cielo è terso, la natura ha dato il perfetto contrasto a tutto, la giusta luce, niente smog, niente nebbiolina.
Profumi e odori amplificati a mille.
Sorrideresti anche al tuo vicino di traffico o forse lo stai già facendo e scenderesti in strada ballando come un'invasata "Let the sunshine in".
Forse perchè il giro in moto di ieri con la velocità ha spazzato via i brutti pensieri o perchè la Pop stamattina si avviava per il corridoio tenendosi con le mani che manco Michael Jackson in Moonwalker.
O sarà il vestito a festa che si è messa Roma oggi che fa sì che ci sia grande positività, attesa di buone notizie e che le brutte eventuali non le veda poi così brutte.
Let the sunshine in
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