Nel mio parco c’è un sentiero circolare che lo
contraddistingue, a piedi ci vogliono 20-30 minuti per percorrerlo, in bici
pochissimi (andate a Villa Ada che è mooolto meglio).
I vecchietti infartuati, ai quali il medico ha raccomandato di
fare moto, camminano con le loro belle tute acetate dai colori improbabili. Sembrano
carcerati nell’ora d’aria e si confrontano fra di loro “A che giro stai?”.
In primavera il parco si riempie di persone che corrono,
forse si ricordano tutti che tra poco arriverà l’estate e la prova bikini è in
agguato. Quindi vedi culone che corrono, spesso in coppia, o panzoni che
corrono e sudano l’impossibile. Poi ci sono i tipi convinti con il lettore mp3 al
braccio e l’abbigliamento supertecnico e gli infartuati che ci provano (a correre) e tu
pensi “Al prossimo giro stira”.
Io li osservo tutti, pochi sanno correre davvero bene, i più
hanno la posizione sbagliata del busto o delle braccia ma l’importante è fare
movimento.
C’è la bionda che è bravissima, indossa degli shorts gironatica
e ha spesso degli accompagnatori, ma li cambia sempre, forse li esaurisce proprio
fisicamente nella corsa.
Poi ci sono i nudisti che si mettono a torso nudo e in
pantaloncini per abbronzarsi.
Altri personaggi che mi suscitano simpatia sono un signore
che cammina leggendo tipo Don Abbondio e che ammiro davvero, non so come
faccia, io inciamperei ogni mezzo metro.
Poi c’è uno che è un po’ particolare, sta seduto per ore su
una panchina, ascolta la radio, forse radio 3 e sta lì. Ha la testa rasata e un
dopobarba buonissimo che si sente da lontano.
Poi c’è il ragazzo con qualche problemino che corre, corre,
corre e non si stanca mai tipo Forrest Gump e chiede al suo accompagnatore:” Posso fare un altro
giretto per favore?”
Nel mio parco ci sono due aree per i bambini che ultimamente
sto frequentando assiduamente e sono un eccezionale osservatorio sociologico.
Ci sono le altalene, quelle per i piccoli “a mutanda” e
quelle per grandi.
Se io la spingo fa lo sguardo
annoiato, non capisco se le fa venire sonno, se le viene il mal di mare. Ma se
c’è un bambino che va insieme a lei con qualcuno che lo spinge e fa le moine
lei si sganascia e guarda sempre in quella direzione, i miei versetti invece li
ignora. Probabilmente da qualche parte tengono corsi di intrattenimento su
altalena che io al momento non conosco.
Ci sono due scivoli, uno rosso e uno giallo, sono identici
ma i bambini dicono sempre che uno è meglio dell’altro, uno va più veloce, uno
è più ripido, bohh? Sono i primi schieramenti destra -sinistra.
Poi ci sono varie aree con la sabbia.
Le prime volte che ci siamo andate rubava i giochi degli
altri.
Allora i nonni nanni (da non confondersi con i nonni
cicci-bum che sono quelli del mare, di mm) le hanno comprato il necessarie dai
cinesi. Gli hanno chiesto “E’ maschio o femmina?”
“Femmina!” e gli hanno rifilato il secchiello di Ben10 (per
gli amici BenDieci), ovvio che siamo le uniche bambine col secchio di Ben10 e
che siamo le più invidiate dai maschietti.
Quindi ora oltre a portarsi casa dietro, ci portiamo pure
una busta coi giochi.
All’inizio abbiamo tentato anche con la fantastica busta a
retina, DEVI averla, necessaria perché poi mentre vai in giro la sabbia si
sgrulla dai giochi e non te la porti a casa. Si si, peccato che dopo 3 secondi
la rete si ingarbugli diventando tipo camera della morte delle tonnare e la Pop tenti di strozzarcisi più
volte e addio reticella.
Quindi abbiamo optato per una fantastica borsa di tela del
supermercato in cui mettere secchio, paletta, rastrello, passino, 2 formine, l’innaffiatoio…
e poi un set di palle.
Al parco ne portiamo il minimo indispensabile, una grande
con Winnie the Pooh (dai nonni nanni chiamato Willy de Fud) e una piccola
colorata.
Abbiamo anche un abbigliamento consono, la Pop indossa una tutaccia
acetata di Decathlon che pare Oronzo Canà e scarpe color sabbia e io pure
spesso vado un tuta dopo quella volta che mi ha messo una manciata di sabbia
nel decolletè.
Appena piazzata in loco e disposti i giochi a raggiera
intorno a lei, la Pop
spesso li schifa e si dirige verso i giochi degli altri, d’altronde si sa i giochi
altrui sono sempre più verdi (e meno male che abbiamo il secchio di BenDieci!) e
i bimbi privi di giochi si avventano sui suoi.
I bimbi sanno essere finemente stronzi, quindi appena vedono
una Pop avvicinarsi come prima cosa le sbarrano la strada, e le dicono “Tu no”,
una addirittura disse “Tu sei piccola stai a casa”. E si prodigano per
proteggere la torta di malta che stanno preparando. La Pop (finge) indifferenza e
spesso con nonchalance si siede sulla loro torta. Vorrei intervenire e dire “A
bella guarda che se stai cincischiando qui è anche merito dei giochi che sono
nostri e non tuoi” ma poi mi trattengo, Tatalucia (tutto attaccato) dice che
non bisogna mai intervenire.
E lo stesso vale per quelli che si mettono a urlare non
appena la Pop
posa lo sguardo sulle loro cose “E’ MIO!”..eh si i bimbi sono molto poco comunisti.
Quando è il momento di andare via devo riprendere tutti i
giochi che spesso sono stati sparsi per i quattro cantoni del parco e dire con
voce flautata “Scusa bimbo, stiamo andando via, posso riprenderlo che è nostro?
Grazie” ogni tanto qualcuno ci rimane male, comunque abbiamo già perso un sacco
di roba, un po’ non ritrovata, un po’ perché ad esempio una nonna non riusciva
a togliere dalle mani del bimbo la nostra formina. (?!)
Gli accompagnatori dei bimbi sono spesso le babysitter,
quasi sempre straniere che lasciano i bambini pascolare e se ne disinteressano,
loro stanno al cellulare. E i nonni che al contrario sono troppo apprensivi e
si mettono sempre in mezzo.
Poi ci sono i nonni so-tutto-io “Questo bambino l’ho
cresciuto io. Se non fosse per me…” ti dispensano consigli non richiesi e tu
pensi sempre più convinta che rovina, che sciagura, W il nido sempre e comunque.
E le mamme… le mamme sono la giusta via di mezzo anche se
spesso gli e ci manca la cosa più importante: il sorriso. Perse dietro mille
commissioni, cose a cui pensare.
Ci son le mamme scopainculo che vengono vestite e agghindate
di tutto punto, coi tacchi, la messa in piega perfetta e mi chiedo:"Ma ‘ndo vai
che a me basta che la Pop
mi guardi per sommergermi di sabbia!?" Io tra un po' se continua così scendo in mimetica e anfibi!
Mi tengo alla larga da queste, fingo di essere una tata
filippina che non sa l’italiano.
Le mie preferite sono le mamme di trincea, quelle che hanno
due gemelli e un cane sono il massimo. Massima ammirazione, mi chiedo sempre ma
come fanno se i bimbi si mettono a tirare da una parte e il cane dall’altra??
Ne avevo conosciuta una, toscana, con un labrador di nome
Gina ma poi si sono trasferiti.
Altro esempio di bambino antipatico è quello so-tutto-io (forse nipote del nonno so-tutto-io)
se ad esempio scendo lo scivolo dalle scale mi fa, anzi fa al mondo con aria saputella "Non si scende lo scivolo dalla parte sbagliata". Grazie bambino, non me n'ero accorta.
Ah ultime news dal parco.
Una mano anonima (non sono stata io giuro), probabilmente
anziana (e questo mi fa ancora più piacere) sulla foto dei marò che qualcuno
sentì il bisogno di appendere alla bacheca del parco ha scritto ..... Vi ho già detto quanto io adori le pasquinate e la vox populi???
La prima parte http://www.buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/03/il-mio-parco-i-cani.html
La seconda http://www.buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/04/il-mio-parco-2-le-banane.html
La terza http://buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/05/il-mio-parco-4-aggiornamenti.html
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