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mercoledì 9 maggio 2012

Nomen omen

Avere un nome non comune ha i suoi vantaggi.
Ad esempio posso permettermi il lusso di farmi viva dopo anni con qualcuno e firmarmi semplicemente col mio nome.
Senza iniziali del cognome e senza specificare un riferimento tipo "Quella del liceo" o peggio rispondere umiliata a domande "Ok sei Ciccia. Ma Ciccia chi?". Come si può definire se stessi se uno non ti ricorda?
Io al massimo posso essere scambiata per la pornostar o per un cane dalmata che conobbi alle Eolie ma visto che sono possibilità alquanto remote, sono io per forza!
Gongolavo fra me e me con questo pensiero e mi arriva un sms "Ma sei P. la mia ex collega?". Ecco come non detto sono riprecipitata nell'anonimato!
Un nome portato con fatica per tutta l'infanzia e l'adolescenza, storpiato infinite volte, ricordo l'esordio con la socera "Come Federa!?" "Si va bè arrivederci...".
Poi col tempo l'ho rivalutato e tutto sommato mi piace, anzi sopprimerei le mie omonime, c'è una deejay e poche altre, tutte del nord che pronunciano la "e" chiusa e mi fanno venire l'orticaria.
Se fossi stata maschio mi avrebbero chiamata banalmente Marco e invece così non fu.
I miei genitori sessantottini sentirono questo nome e gli piacque subito, lo scelsero per augurarmi di essere una donna forte, tenace, una roccia... e questo è il risultato, poi non vi lamentate se ho un carattere di merda! Che poi questa tizia fu uccisa durante un conflitto a fuoco... va bè sono dettagli.
Non solo, ma ad un nome già così inusuale ci hanno aggiunto un nome coreano, che è anche  poi cognome e nome di mia madre, riuscendo così a farmi avere cognome di entrambi i genitori, quindi a soddisfare un giusto canone di parità uomo-donna sessantottino.
Dice la leggenda che mio padre litigò in maniera furibonda con l'impiegato comunale del paese dei Castelli Romani che mi vide nascere per fargli capire che stava aggiungendo un nome che poi fosse anche cognome era irrilevante ma alla fine  riuscì a spuntarla.
Anche se hanno aggiunto molta confusione al mio nome e gente che mi conosce da una vita ancora non ha capito qual è il nome e quale il cognome e forse anche come mi chiamo.

Quando si è trattato di scegliere il nome della Pop mi sono orientata verso i nomi di cinque lettere perchè secondo me sono la giusta lunghezza e sono imperfettamente equilibrati.
Mi spiego... i nomi di quattro lettere sono perfetti, precisi, simmetrici. Quelli poi palindromi tipo Anna sono perfetti al 100% ma la perfezione mi annichilisce e mi dà noia e insomma due palle. Invece quelli di cinque sono giusti, li spacchi, al centro rimane una lettera e le altre due, una coppia di là e una di qua.
Sono discorsi forse lievemente paranoici ma per me, che mi piace giocare con le parole hanno il loro perchè.
Invece per il maschio mi sarebbe piaciuto ritirare fuori il nome Marco che era destinato a me e poi perchè è anche il nome della mia prima cotta all'asilo e sapete quando fate quelle promesse "Chiamerò mio figlio così?" ecco mi sono fregata, maledetta memoria bastarda!
Sennò mi sarebbe piaciuto Dario.
Mi sentivo che era maschio e ovviamente ci dissero che era femmina!
I nomi in lizza erano Alice e Marta. Poi decise lei, in pratica era un continuo vedere il suo nome ovunque.
C'era un film col suo nome, lo vidi tatuato sulla spalla di una ragazza, vidi una barca nel porto con il suo nome e poi la rincontrammo in mare aperto... insomma lo scelse lei.
Mi dispiace solo che sia eccessivamente usato e di trovare spesso delle omonime.
Durante le visite la ginecologa insisteva ad aggiungere anche a lei un nome coreano, per il legame con le radici, la tradizione ecc.
Ad ogni visita si parlava solo di quello e io le dicevo vaga "Vediamo se ha i tratti somatici orientali forse si, sennò è ridicolo".
Quando l'ha fatta uscire dal bozzolo per prima cosa ha deciso che ce li aveva e che quindi dovevamo metterle il secondo nome.
Abbiamo riempito il foglio per l'anagrafe poi forse l'abbiamo pure consegnato all'addetto per poi richiederlo indietro e aggiungere all'improvviso il secondo nome.
E quindi la Pop si trova un secondo nome strano accompagnato dal cognome di mm che è ancora più strano, forse seguirà il mio stesso percorso, all'inizio li odierà e poi imparerà ad amarli o almeno a conviverci.
Io dà grande importanza ai nomi propri e spesso cerco un legame fra questi e il carattere della persona o quello che può significare per me.
Ad esempio la dottoressa del Bambin Gesù aveva un cognome con il termine amicizia...non avrebbe mai potuto darci una cattiva notizia.
O che il nome della Pop richiami il mare, l'acqua fa sì che lei sia una ottima nuotatrice e meno ottima camminatrice! D'altra parte i latini dicevano "Nomen omen" un nome, un destino quindi non mi stupisco.
Oppure mi piace che il nome della cuginetta richiama la terra, il suo l'acqua, mi sarebbe piaciuto continuare con fuoco e aria..forse con Dario/a ci sarebbe il richiamo all'aria ma fuoco non saprei...forse Vulcano?

Io poi dò il nome a qualsiasi cosa.
Agli animali in genere dò nomi di persona, agli amici dò soprannomi che spesso vengono usati anche dagli altri tanto da dimenticarsi il vero nome e poi dò nomi anche agli oggetti che ritengo importanti o che uso spesso, alla macchina, allo scooter ma anche alle coperte.
Forse dare un nome è come dargli l'anima, dargli la vita e un'identità, forse mi piace l'idea di vivere in un ambiente rassicurante e solo mio in cui anche gli oggetti non sono semplicemente tali.


Ps non mi piace dare ai bimbi i nomi dei nonni o di qualcuno che non c'è più come si dice per rinnovare perchè come dice Ascanio Celestini  «Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde » e non mi piace neanche dare un nome di un parente vivo perchè si fa confusione con gli omonimi e quando lo chiami si girano otto persone.

9 commenti:

  1. Sto diventando dipendente dal tuo Blog..... scrivi troppo bene!!! :)

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  2. ...Ops credevo che mi avesse mandato l'sms la Pro Loco della tua omonima città della Giordania allora ho chiesto informazioni! Mi dispiace di averti fatto precipitare nell'anonimato, ma sono al contempo orgoglioso di averti offerto il "casus belli" di questo post perchè sei davvero bravissima! Scrivi da Dio, davvero complimenti, diverrò tuo lettore!
    Ex collega dal nopme semi-banale

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  3. grazie G. è uno dei commenti più belli che abbia mai ricevuto!

    grazie V. dipendentati pure!

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  4. Concordo con i nomi da 5 lettere :D.. x il richiamo al fuoco.. Fulvio?

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  5. "tutte del nord che pronunciano la "e" chiusa e mi fanno venire l'orticaria" ok ho capito, mi devo esercitare .... non voglio contribuire alla tua orticaria :-D

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  6. Petra sei diventata il mio pane quotidiano!!ti leggo sempre ed ovunque anche in macchina nel traffico e rido rido rido....grazie!!puntadipiedi!

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  7. Laura: Fulvio...mmm non mi piace tanto e poi sono 6 lettere!
    Barbara: :-) a te non si sente molto forse perchè mi chiami Petruzz
    Puntina: ellapeppa grazie mille! nessuno mi aveva mai dato del pane quotidiano!!

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  8. devo frequentare più spesso il tuo blog, è sempre una scoperta piacevole, quanto mi piace come scrivi...

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  9. grazie Monica! ora ci siamo evoluti, abbiamo pure la newsletter e l'app di Android

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