pubbli larga

mercoledì 2 maggio 2012

L'omino buono

C'è un omino, uso il diminutivo non tanto perchè sia piccolo ma perchè mi viene sempre da usarlo per una persona garbata, a modo, educata, gentile come non se ne trova da tanto.
Va in giro proprio come te lo aspetti, con i jeans ascellari, la camicia a scacchi e un giacchino mezza stagione.
Se ti chiedessero di descriverlo forse non ci riusciresti perchè non ha delle caratteristiche particolari o dei dettagli che spiccano nell'insieme.
Va sempre in giro con una valigetta, non una ventiquattrore e neanche una valigia per il portatile ma una strana, rigida, sembra di quelle che uno ci mette gli attrezzi dentro o il trapano. Chissà perchè.
L'abbiamo conosciuto per caso, gli abbiamo venduto la nostra macchina.
Lui aveva già lo stesso modello ma una versione precedente, l'aveva comprata usata di 6 anni e l'ha tenuta 8 anni. Non aveva l'aria condizionata, era benzina ma lui ci si era affezionato e la teneva benissimo, già me lo vedo: di quelli che passano la pelle di daino, che la lavano tutte le domeniche, che ci passano la cera, che si preoccupano di parcheggiarla solo in posti sicuri.
Ha visto il nostro annuncio e si è interessato perchè è diesel e poichè è la nuova versione gli è sembrata la prosecuzione più logica e naturale. Quasi che così non tradisse la sua vecchia fedele macchina.
Si è subito deciso a prendere la nostra, quasi senza vederla, senza giro di prova, a fiducia.
La sua vecchia auto ha provato a venderla ma lo chiamavano solo stranieri e lui era, non razzista ma preoccupato che qualcuno la usasse per metterci una bomba o farci una rapina.
Non avrebbe potuto sopportare un'onta del genere alla sua adorata e allora l'ha rottamata.
Il giorno che abbiamo fatto il passaggio di proprietà ha detto costernato che quel giorno gli aveva fatto il funerale. Al momento del pagamento ci ha detto cento volte di controllare bene se aveva scritto tutto giusto e se avevamo problemi di chiamarlo subito. Quando abbiamo salutato lui e la nostra macchina con un po' di tristezza ci ha detto che non bisogna affezionarsi agli oggetti (noi eh?), comunque sono sicura che la terrà benissimo, per altri dieci anni, che lo rincontreremo in giro e la nostra Frugips sarà in gran tiro grazie alle sue amorevoli cure!
Mi ha ricordato tanto il papà della famiglia Bradford

A me persone così fanno una tenerezza indicibile e un po' le invidio, io non sarò mai così.
Quelli che hanno una vita regolare, per i quali la routine è una dolce e rassicurante abitudine, che fare la spesa il sabato e lavare la macchina la domenica è il massimo e se lo fanno per 50 anni di seguito non ci vedono nulla di male, quelli che hanno la casa piena di cose di pessimo gusto e ci vivono sereni, quelli che non smaniano, non scalpitano, non hanno il bruciaculo che gli fa fare cose pazze e insensate (ma necessarie), che gioiscono per le piccole cose, per il quotidiano, che si emozionano per nulla, che si fidano degli altri, che ci credono sempre e comunque.
Io non sarò mai così e devo ancora capire se è un bene o un male.



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