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giovedì 10 maggio 2012

The book in air

Non so come si tiene di norma un Blog.
Forse si scrive un post, poi un altro e si va avanti così con il nuovo, archiviando i vecchi.
Io invece porto avanti tutti i post contemporaneamente, aggiornandoli di tanto in tanto, è come se me li tenessi sempre dentro e ogni tanto ci ripensassi su, spesso appena ne finisco uno già ho delle cose da aggiungere allo stesso.
Forse avrò dei problemi a gestirli quando saranno un centinaio!

L'altro giorno vado in libreria, curioso un po' fra gli scaffali e mi soffermo sulla classifica dei più venduti, al primo posto Del Piero...  ma porc...come come!? Del Piero Alessandro, calciatore.
Fra gli altri c'è pure Ligabue. 
Continuo a girovagare e trovo che Ilaria D'Amico ha scritto un libro, così come Tiberio Timperi, Serena Dandini, Carlo Verdone....
Non ho letto i loro libri, magari saranno pregevolissimi, però mi rode, mi chiedo chi sarà il loro lettore tipo e penso che allora a 'sto punto manco io sfigurerei accanto a loro.

I libri sono la cosa cui tengo di più, mi hanno seguito nei vari cambi di casa, sono parte di me.
Riesco a leggere molto velocemente dicono, per me leggo normale.
Alle elementari la maestra mi umiliò davanti a tutta la classe perchè riportai indietro un libro il giorno dopo averlo preso dalla biblioteca, riteneva che non fosse possibile che lo avessi letto in una notte e quindi lo aprì a casaccio facendomi domande sulla trama. Ovviamente risposi bene, 'tacci sua. Ma mi lasciò sempre la sensazione che leggere di fretta fosse una colpa.

Anche se devo ammettere che alla fine di un libro mi rimangono impresse le sensazioni che mi ha trasmesso e poco altro, dopo qualche giorno il ricordo è sfumato.
Mi è capitato tantissime volte di comprare un libro per poi arrivare a casa e accorgermi di averlo già in libreria, non solo ma addirittura di averlo anche letto.
Spesso faccio vedere la copertina a mm chiedendogli "Ti sembra che lo abbia letto? Mi hai visto per caso mentre lo leggevo?".
Lui sostiene che potrei leggere qualsiasi cosa a casaccio, anche lettere sparse, tanto non mi accorgerei della differenza!
Lui non condivide la mia passione e infatti a Natale mi ha regalato il Kindle, per chi ama i libri e la carta stampata capirà senz'altro di quale affronto si tratti, infatti l'ho rispedito al mittente.
Nello scegliere i libri vado un po' a filoni narrativi, ho avuto la passione per gli scrittori latinoamericani, poi per il noir scandinavo, per il genere giallo, per i giapponesi, per i giovani emergenti....
Una cosa che non sopporto molto sono quelli che vanno di moda, che leggono tutti. Io per principio non li leggo, a loro toccherà forse più in là.
Quindi per ora ho scansato Dan Brown, Harry Potter, Twilight.
Mi sono piegata invece a Faletti e Fabio Volo che devo ammettere scrivono bene, quando leggi un libro tutto d'un fiato c'è poco da ridire anche se non sopporto tutto il clamore che c'è intorno al secondo, chi riporta le sue frasi come fosse il moderno guru di cui abbiamo tanto bisogno.


La passione per i libri credo mi sia stata trasmessa dai miei genitori, poi è continuata comprando intere collane di letteratura all'edicola e poi al liceo dove validissime prof di italiano insistevano con la lettura nonostante fossimo dopo tutto uno scientifico. Ci fecero leggere tanto e di tutto, arrivando col programma addirittura ai contemporanei e cose altrettanto importante trasmettendo la passione per la lettura.

Mi piacciono i mattoni, i volumi di sostanza, quelli sotto 100 pagine per me non sono libri.
Li presto volentieri e ogni tanto non mi tornano indietro ma pazienza.
Li sistemo sulla libreria dividendoli per casa editrice.
Mi piace tantissimo il Bookcrossing anche se non l'ho mai fatto ma trovo sia una bellissima idea.
Mi piace andare in vacanza, trovare dei libri nel posto in cui soggiorno, leggerli e poi lasciarli lì.
In viaggio di nozze alle Fiji mi sono attaccata persino a un Harmony, non c'era altro e io avevo finito la mia dose portata da casa.


La Pop è molto attratta dai libri, li sfoglia e sistematicamente si diverte da quando è piccolissima a togliermi il segnalibro.
Per ovvi motivi ci stiamo appassionando alla favola di Alice; dicono che le fiabe abbiano un intento etico-pedagogico, ad esempio Hansel e Gretel raccomanda di non perdersi nel bosco perchè c'è la strega cattiva ecc. Sono un po' tutte così, Pinocchio esorta a non dire bugie, insegnamenti morali spicci travestiti da storielle, il male e il bene separati e ben distinguibili, se ti comporti male avrai guai a non finire, se fai il bravo avrai la ricompensa...un po' quello che dice la religione insomma!
Ebbene.... riflettevo che "Alice nel paese delle meraviglie" narra la storia di una bambina molto curiosa, che mangia e beve qualsiasi pozione o cibo si trovi davanti senza pensarci due volte, che si mette a inseguire uno strano coniglio con il panciotto e l'orologio...probabilmente l'intento è di criticare questa curiosità, di frenarla.
Ma secondo me l'effetto che si ottiene è completamente l'opposto.
Chi di noi non farebbe carte false per prendere un tè col Cappellaio Matto, per conoscere Panco Pinco e Pinco Panco, per esplorare un mondo dove tutto è possibile, dove non ci si stupisce di fronte a farfalle a forma di fette di torta, uccelli-occhiali, fiori parlanti...?


Proprio come il paese delle meraviglie che vorrei per lei, un posto dove tutto è possibile.




ps mi chiedo spesso che sostanze abbia assunto Lewis Carrol per dare vita ad un mondo così fantastico, di sicuro sarà stata roba no buonissima ma proprio ottima!


Consigli per gli acquisti: non sono una brava critica letteraria, sono onnivora, divoro qualsiasi tipo di libro e quasi mai rimango delusa, insomma tutti si lasciano leggere e dove non arriva l'estro o la bravura dello scrittore compenso con la mia immaginazione. 
Ci sono dei libri che proprio non sono riuscita a finire, ogni tanto li riprendo in mano riprovandoci ma ancora nulla, tra questi l'"Ulisse" di Joyce e il "Diario minimo" di Eco, forse quando andrò in pensione ci riuscirò.
Tra i libri che consiglio sicuramente c'è "ll profumo" di Suskind e poi adoro tutto lo scibile di Marquez, della Allende...gli scrittori latinoamericani hanno una marcia in più, sono passionali, ricchi, pieni di magia e ti travolgono, li riconosceresti a occhi chiusi, come i film francesi che li riconosci subito ma perchè fanno cacare per quanto sono lenti. Ecco forse non sono manco una brava critica cinematografica!
Mi piace Ammaniti, Yoshimoto... Di alcuni ho una venerazione tale per cui comprerei anche la loro lista della lista e ne sarei soddisfatta.
Mi sono appassionata ai giovani scrittori emergenti tipo Frascella, D'Avenia, che devo ancora capire se è troppo Mocciano oppure no. A proposito lessi anche Moccia quando era sconosciuto ai più, anche a Ponte Milvio, e c'è poco da storcere il naso, se un libro ti cattura e lo leggi in una notte è fatto bene! 
Poi ho letto Cotroneo di cui ho sentito empaticamente una vicinanza tale da ritrovarmi completamente in alcune sue frasi, quasi le avessi scritte io!
Per caso in libreria ho scoperto una tale Romana Petri, non ho potuto esimermi da comprare il suo libro, ora li ho tutti e mi piace, non solo credo perchè io e lei siamo come un gioco della settimana enigmistica, scambio di finale. E devo dire che ogni volta che passo davanti alla libreria e mi capita di leggere il suo nome, sussulto e poi mi ricordo "Ah già non sono io!".


ultima cosa: con la mia amica di panza Gio parlo di tutto, da Dio a altri casi (con la esse e con la doppia zeta), lei sa tutto su Dio e gli dà del tu, io tutto l'opposto. Mi ha chiesto "Ma come tu che leggi tutto, non hai mai letto la bibbia?" Io "Ehm... no. Non amo i bestseller". Però magari mi aspetto che per natale me ne regali una copia e magari un'occhiata gliela potrò pure dare!


altro post sui libri http://buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/06/uno-si-mette-scrivere-perche.html












5 commenti:

  1. fantastica, come sempre!!!

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  2. E questa volta un commento te lo lascio, ne sento il bisogno...
    Il Kindle per me è stato uno dei regali migliori ricevuti negli ultimi anni: la possibilità di avere sempre con me una serie di libri è impagabile. Ma forse dipende dal mio essere sempre in viaggio, senza una "fissa dimora", tra Roma, Genova e qualche posto sperduto del sud est asiatico... per cui il kindle sta diventando un una sorta di coperta di linus, che ti fa compagnia, che ti da sicurezza e non ti farà mai rimanere a secco, riducendoti a leggere un Harmony :D
    Per le saghe alla moda, anche io in genere tendo ad evitarle, ma se puoi, leggiti i libri della Rowling (rigorosamente in inglese), mentre puoi evitare senza problemi quelli della Meyer (il confronto HArry potyter - Twilight sarebbe estremamente impietoso come stile di scrittura !)

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  3. Devo essere sincera non c'ho manco provato col Kindle e mi farebbe comodo perchè torno coi mezzi e mi devo portare i mattoni nella borsa, però la carta stampata ha sempre il suo fascino. Riguardo Harry il Plotter lo metto in coda dopo millemilia libri da leggere, arriverà il suo turno!

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  4. Ciao Flu, complimenti per questo blog...è divertente e ben scritto. Grazie per l'sms, mi hai riportato indietro nel tempo alle uscite con le compagne di matrimonio prima e di panza poi...e ora ho una gran curiosità di sapere come state/che fate tutte!!...potresti scriverci un post!
    Bacioni
    Federica

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  5. chissà se dal pc riusciro' a pubblicare il mio commento.....come lettrice compulsiva di qualsivoglia foglia stampato non posso che condividere quanto scritto....avversione per il kindle compresa....capisco che è comodissimo ma....non mi darebbe alcun gusto leggere da li'...ora che ci penso...devo fare un salto in libreria a spendere il vostro buono, si accettano consigli!

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