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martedì 21 marzo 2017

Vita da gatto (parte 3)

E le Pop come hanno vissuto questo momento? Hanno capito che dovevano lasciarla riposare in pace, Alice la dava già per spacciata ed erano preoccupatissime quando le ho detto che dovevo portarla dal dottore e poi erano tristi all'idea di dover tornare a casa e non trovarla anche solo per qualche giorno.

Il dover affrontare la vecchiaia di Sofia e il suo stato di malattia mi ha portato a fare molte riflessioni, mi ha spiazzata e sconfortata anche solo l'idea di perdere qualcosa che hai più o meno da sempre, che è sempre stata lì in maniera discreta e silenziosa (a volte un po' meno), che forse hai dato per scontato in maniera troppo semplice.
Mi ha riportato alla mente situazioni simili vissute da conoscenti e la prima cosa che pensi è l'eventualità di non sottoporla a cure strazianti ma realizzi come nel caso degli animali l'eutanasia sia visto come gesto di profonda carità ed affetto. Noi ci prendiamo il diritto di poter scegliere della loro esistenza e decidiamo di troncarla per non farli soffrire inutilmente.

Sono gli stessi giorni della scelta di Dj Fabo, la Pop riesce a spizzare l'immagine di una sua foto, mi chiede perchè sta ridendo, cerco di spiegarle che è malato, che quello non è un vero sorriso ma è dovuto alla sua malattia. Non so come andare oltre, non trovo le parole e le rispondo:"Hai ragione tu, forse sta ridendo".

Tornando al responso della veterinaria mi dice che devo fare una cura di antibiotici ed antinfiammatori stiamo parlando di botte di medicinali da 20 euro! per sfiammare l'accesso, forse bisognerà operarla ma bisognerà vedere perchè con la sua ipertensione non curata potrebbe avere problemi ai reni e al fegato e non reggere l'anestesia totale.

Passata la notte, Sofia ci stupisce, si riprende, mette una crocetta su una delle sue 7 vite, probabilmente fa anche il dito medio rivolta ai veterinari e si cura da sola, si stura la ghiandola e sta molto meglio.

La dottoressa mi aveva anche prescritto cibo più adatto, entro in un megastore per animali, passo mezz'ora fra gli scaffali ma non ci capisco granchè. Un commesso si offre di aiutarmi, io declino, che diamine ci mancherebbe, ho gatti da una vita!
Alla fine devo accettare il suo aiuto ed esco da lì con 40 euro di cibo per gatti specifico in fibre e per gatti obesi.
Lo racconto a mio marito e lui già fra spese del veterinario, medicine e quant'altro è per l'abbandono della gatta in autostrada.

Imparo a darle lo sciroppo, a ficcarglielo in bocca con la siringa senza pietà, imparo a sminuzzare la pasticca e a mischiarla nel cibo sperando che non se ne accorga e la mangi insieme al resto.

Continuiamo a fare i controlli dal dottore una volta a settimana, l'ascesso bubboso ha lasciato il posto a un buco molto evidente, la sfottiamo dicendo che ha due buchi del sedere.

La dottoressa mi prescrive una crema (altri 20 euro come ti sbagli) che dovrei infilare direttamente nel buco, poi dovrei mettere a Sofia il collare elisabettiano per evitare che si lecchi. Mi rifiuto, ecco quella è una cosa che la stresserebbe parecchio e poi aggiungo,  sperando di convincerla a desistere, i gatti del condominio vedendola con quel lampadario la prenderebbe in giro e ne andrebbe della sua dignità.

Alla fine effettivamente si lecca la crema e poi vomita quindi opto per no crema e no collare, il buco si rimarginerà più lentamente che dobbiamo fare?

Ristabilita la situazione e terminata l'assunzione di antibiotici ecc è il momento delle analisi del sangue. In precedenza la dottoressa mi aveva detto che si sarebbe trattato di procedure molto costose, quando le chiedo il prezzo mi rassicura, al ritiro dei risultati il prezzo risulta essere 150 euro che pago di mia scelta in due comodissime tranches.

Devo portare Sofia a digiuno, la lascio lì perchè non è ancora arrivata l'altra dottoressa, devono essere in due perchè essendo tornata in forza non si lascia visitare più tanto docilmente tant'è che ogni volta ci rimetto qualche falange.

Torno dopo un po' e sento che stanno facendo un prelievo, sono ben tre dottori, la paziente non collabora, mi affaccio e faccio segno che sono arrivata nel senso: non dite e non fate cose di cui potreste pentirvene che vi sento.

Entro e sarà la puzza di alcool, sarà il vederla con al polso una fascia rossa tipo Rocky ma mi sento quasi male. Roba che non mi è mai successo con le Pop ma ora sì.
Hanno dovuto provare a farle tre prelievi perchè il sangue non veniva su. Manco ci pensavo ma in quei punti giustamente l'hanno dovuta rasare, ora abbiamo per casa uno strano esemplare che gira, non so se mi sembra più un tossico o uno con i calzini bianchi per questo ora la chiamiamo White Socks come il gatto dei Clinton.

L'esito delle analisi è stato che sta bene ma è ovviamente ancora ipertiroidea e che dovrebbe prendere questi farmaci a vita. Vado in farmacia e il modico costo è di 38 euro a confezione. Non ce li ho e vado via.
Mi informo e scopro che i farmaci per animali sono gli stessi di quelli per umani ma hanno un prezzo esagerato e che è vietato prescrivere quelli ad uso umano e poi usarli per gatti e cani.
Cerco una soluzione, un succedaneo, un qualcosa, nel frattempo mi interrogo su quanto sia davvero necessaria questa cura e ripetere periodicamente le analisi quando per 13 anni ne ha fatto a meno ed è vissuta alla grande. Dobbiamo davvero abituarci a questa gatta in calzini bianchi? Mi interrogo su tutto questo e intanto penso sempre ai gatti di Gaeta che mangiano gusci di cozze e cornicioni di pizza bianca...






Il link alla prima parte http://www.buonecosedipessimogusto.it/2017/03/vita-da-gatto-parte-1.html
Il link alla seconda parte http://www.buonecosedipessimogusto.it/2017/03/vita-da-gatto-parte-2.html

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