Per premiarci del pericolo scampato e del nervosismo di
questo periodo decidiamo di partire.
Scelgo
un agriturismo in Emilia-Romagna, ispirata dal nome suggestivo, mi piacciono
quelli tipo Pinocchio “L’osteria del gambero rosso”, solo a nominarli già mi
viene fame e mi sanno di sapori e atmosfere semplici e autentiche.
Il posto è molto bello, la locanda (si chiama proprio così) è curata, un casale ristrutturato ma che mantiene la sua atmosfera retrò; l’arredamento è proprio azzeccato tanti divani e poltrone colorate, ogni cosa sembra messo lì per caso invece secondo me è tutto studiato nei minimi particolari.
Sa molto di casa e poco di B&b per fortuna!
Purtroppo però non è molto Pop-friendly, non hanno un
seggiolone e per 3 cene dobbiamo tenerci la bimba sulle ginocchia. La padrona
ogni volta che passa ci fa “Ma sta così bene, non lo comprerò di certo!”, si
forse lei sta bene, noi mica tanto.
Ovviamente non ci eravamo portati il seggiolone che si
attacca al tavolo perché mi scoccia portarmi casa dietro e poi tanto qualcosa
manca sempre.
C’è una bella piscina con tutte sdraio intorno e verso il
tramonto la signora diffonde musica jazz.
L’atmosfera è veramente bella e molto relaaaax, gli ospiti
si godono il panorama magnifico sorseggiando un bicchiere di vino.
Noi possiamo fare altrettanto solo a turno visto che la Pop vuole gironzolare e quando
non lo fa tenta di buttarsi in piscina (falle fare acquaticità brava così ogni
volta che vede uno sputo d’acqua ci si vuole tuffare!).
Quando proprio inizia a fare casino, ci allontaniamo mesti
per non disturbare il relaaax degli altri.
Ovviamente c’è solo lei di Pop.
A cena ci mettono in un tavolo a parte, forse sempre per non
disturbare gli altri ma tutto sommato ci sta bene così.
La signora non è molto presente con i clienti, sta sempre dietro al suo cane, si preoccupa che gli ospiti chiudano bene il cancello per non farlo scappare, poi si raccomanda di non dargli cibo perchè è allergico, può mangiare solo agnello e patate..bah ma se rufola continuamente sotto i tavoli e la Pop fa cadere di tutto per terra, poi lo insegue perchè ha proprio l'altezza giusta per essere perseguitato da lei! Se chiami il cane come Marlon Brando, non puoi certo aspettarti un figurino sempre a dieta!
Una sera ci siamo addormentati mentre al piano di sotto c'era un pianista che suonava, chissà se anche la Pop ne ha risentito positivamente, spero quasi di no sennò un pianista dove lo trovo?
Una cosa che mi è piaciuta molto è che l'agriturismo è disseminato di libri, ovunque, in ordine sparso, anche in camera e anche questo fa molto casa.
Notare il libro in alto che ci ha riservata, ci avrà voluto dire qualcosa?? mah....
E' tutto talmente famigliare che alla partenza non mi sono accorta che la tizia un po' rincoglionita ma manco tanto mi ha messo 130 euro di più nel conto, ci farà il bonifico, spero.
4 giorni di vacanza non sono facili da raccontare, andrò per
flash e suggestioni.
Riguardo il viaggio devo dire che abbandonando l’autostrada
e percorrendo strade minori ,ma mica poi tanto come la E 45, (perchè com’è bella la
riscoperta della provincia, dell’Italia nascosta) c’è il deserto come strutture
e servizi.
Le aree di servizio sono penose e dopo aver cambiato la Pop su un fasciatoio (l’unico
trovato) rattoppato tristemente con lo scotch da pacchi ho deciso che era
meglio e più igienico cambiarla nel portabagagli della macchina.
Forse abbiamo rischiato il richiamo del Telefono Azzurro e
del Moige ma, credetemi, è molto meglio!
4 ore e mezzo di tragitto con la Pop iniziano ad essere
tantine, se dorme ok, se si intrattiene con canzoni, giochi e cotillon pure ma
quando inizia a smaniare e a non voler stare sul seggiolino è un problema.
Si è messa pure a giocare sotto ai miei piedi, seduta per
terra in macchina, sembrava di avere il camper, va bè che ci siamo fatti il
caterpillar però insomma..
E così siamo pure contravvenuti ad una delle mie regole
ferree “Mai fuori dal seggiolino”.
La macchina, com’è ormai tradizione in vacanza e a ridosso
di una festività ci ha abbandonati. Non ce l’aspettavamo, caspita ti fai il
macchinone e non cambia nulla!
La batteria è morta mentre partivamo dall’agriturismo il
penultimo giorno.
Siamo andati da un meccanico a Faenza che in mezz’ora ce l’ha
sostituita e nel frattempo a piedi abbiamo raggiunto il centro. Un bel
personaggio, sembrava uscito da un film di Pupi Avati.
Inutile dire che queste cose succedono solo in provincia,
che se eri a Roma, coi meccanici ti devi mettere in lista manco fossi al Goa e
pregare che ti facciano il lavoro presto e pare che ti stiano facendo un
favore.
Altro cameo, una signora di un’osteria a Brisighella “L’osteria
della luna” (altro nome da fiaba), ha apparecchiato i tavoli all’aperto con le
tovagliette di carta e ha disseminato dei portapenne con pennarelli per far
disegnare i grandi e i piccoli nell’attesa. Ci vuole talmente poco per essere
Pop-friendly. E ci ha accolto in quel favoloso dialetto emiliano chiedendo
indicando la bimba “E’ un ragasso o una ragassa?”.
La signora della locanda ha lasciato nelle stanze un
opuscolo con scritto “Cosa fare alla locanda?”, il primo suggerimento è niente,
di riposarsi, poi vengono gli altri se proprio uno si vuole dar da fare.
E’ stato molto utile e preciso.
Siamo stati a fare una passeggiata in un parco naturale poco
distante e come indicato abbiamo visto una lepre.
Poi per curiosità siamo stati a Milano Marittima, località
modaiola dove vanno in genere sportivi e persone famose e manco a farlo apposta
abbiamo incontrato Tacconi e Rubicondi Rubacuori.
E poi la bella sorpresa, che non ti aspetti, quasi per caso
(cercando un bagno) ci siamo imbattuti nella nuova zona del porto di Marina di
Ravenna che mi è piaciuta parecchio, sembra di stare in Europa del Nord. Non so
se gli abitanti l’hanno gradita allo stesso modo visto che i negozi sembravano
tutti sfitti e abbandonati.
Il tempo è stato ottimo, caldo (anche troppo), in tv ieri
parlavano di anticiclone romagnolo perché a quanto pare al nord è stato brutto dappertutto
tranne che lì.
ma quella di questi giorni è senz’altro
migliore!
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