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lunedì 28 maggio 2012

Fai 'sta cazzo di nanna

La frase del titolo purtroppo non è mia ma di un libro uscito qualche tempo fa.
E' addirittura leggibile in toto qui
E che è successo, le menate del copyright e cose varie? Boh va bè godiamo e leggiamcelo!
Probabilmente, anzi sicuramente qualche volta ho pensato anche io questa frase sospirando.
Il fatto è che mentre stai addormentando la Pop, e i Pop in generale, l'importante è stare tranquilli per primi noi, infondere serenità perchè i bambini, anche se piccoli piccoli, anche se neonati sentono. Sentono già nella pancia.
I bimbi sentono, i gatti sentono, solo tu non capisci una mazza e devono farti delle illustrazioni esemplificative per chiarire  facili concetti.
Verso i due mesi (ma forse era anche il mese uno) ci fu il periodo delle coliche, le fanta-coliche.
Sono un po' scettica, l'ho detto cento volte, credo in poco o niente, vorrei dire che credo nei piedi e nelle mani (miei, su quelli degli altri ho pure qualche riserva) citando Fornaciari Adelmo in arte Zucchero. Non credo nelle coliche dei neonati, nel reflusso gastroesofageo e in un bel po' di altre cose che spesso i pediatri o i genitori decidono di affibbiare al bimbo quando piange e non si sa cosa abbia. Per carità ci saranno anche i casi veri ma che tutti o quasi i bimbi hanno questi disturbi mi sembra molto strano.
Secondo me delle volte semplicemente gli gira e basta, ha da passà a nuttata e basta.
Insomma verso le 5-6 di sera, quando il validissimo supporto nonnifero era andato via e stavo da sola in attesa del rientro del Papide, la Pop iniziava a piangere.
E tutti a dire "Pianto di sera? Sono coliche". 
Io ho resistenza zero nei confronti del pianto di un bambino, dicono che lo usano come forma di tortura a Guantanamo, io mi accollerei qualsiasi crimine anche il più orrendo pur di non sentirlo.
Mi ero documentata, avevo letto un po' in giro, sembrava non esserci soluzione, solo tenerla in braccio, farla rilassare con canzoni, camminare per casa, tenerle la mano sullo stomaco.
Non è affatto facile infonderle serenità mentre ti urla nelle orecchie.
Devi fare ricorso a tutta la forza di Greyskull, isolarti dal suo pianto, essere pervasa da una grande calma, ripetere qualche ohm-ohm di incoraggiamento e cercare di rilassarsi.
Cerchi di creare un'atmosfera appropriata, spegni le luci, la prendi, la coccoli e canti...ma in quel momento non ti viene in mente nessuna canzone decente, il vuoto.
A me veniva sempre in mente "Scende la pioggia" chissà perchè e con il movimento di scotuliamento al pancino a ritmo andava proprio bene.
Salvo poi accorgermi di conoscere solo due strofe e quindi andavo avanti in loop con quelle.
Non si è mai capito se poi alla fine si calmava per la canzone, per la vicinanza, perchè si era stufato o chissà che.
Mm invece si aggrappava alle canzoni degli alpini, lui che è stato in Marina...
Poi siamo andati un po' a periodi.
Per farla addormentare lui usava sballonzolarla cantando Ponciponciponcipo... si proprio quella del ti piace vincere facile e da lì come se fosse la cosa più normale del mondo a chi la teneva in braccio dicevamo "Falle ponciponci".
I primi tempi nei giorni festivi ci svegliamo alle 11, mezzogiorno e cercavamo di convincerci "Però chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo svegliati così tardi con una Pop!?", si peccato che eravamo andati a dormire alle 3.
Io fino a mezzanotte reggevo, poi crollavo, lasciavo il testimone a mm e gli dicevo "Io dormo, se volete il mio latte, prendetelo tanto sapete dov'è", probabilmente avrei allattato pure un ladro che si fosse trovato a passare di là.
In quel periodo siamo diventati drogati di Real Time, l'unica tv in cui non c'è nulla che devi seguire, la accendi e già capisci tutto, non c'è un prima nè un dopo ma solo un durante. (Fico ora glielo vendo come frase ad effetto per la pubblicità).
Io resistevo fino a Barbara, ormai diventata una di casa, quella di "Paint your life", se riuscivo a vedere pure "Malattie misteriose" allora la situazione era critica.
A mezzanotte crollavo come un sasso e non sentivo più nulla, la mattina chiedevo a mm "Allora com'è andata poi ieri?" manco fosse la finale di Champions.
Ricordo anche delle fantastiche penniche pomeridiane di 2-3-4 ore grazie all'insostituibile supporto nonni nanni che mi consentivano di riprendermi e riconciliarmi col mondo.
Ci sono stati alcuni momenti duri, dovuti soprattutto al senso di impotenza, vederla piangere, non sapere cos'avesse e cosa poter fare per farla stare meglio.
Frustrazione, rabbia, stanchezza...in cui ho pensato, inutile negarlo: ma che hai da lamentarti tanto? ora te lo trovo io un motivo serio per lamentarti...
I primissimi tempi siamo stati bravi, lei dormiva nella sua culla, a due mesi in camera sua e a tre forse nel lettino. Non la facevamo dormire con noi perchè avevamo paura di schiacciarla. Io la allattavo in camera sua con la mia sedia, tenendo i tempi. Poi ben presto ho preso la mano e di notte allattavo raccogliendo con una mano le zucche di Farmville, si può dire sì? Non penso mi denuncino...Figlia mia non so bene cosa ti lascerò in eredità ma di certo avrai una fattoria fra le meglio gestite di Facebook!
Poi allattavo a letto e succedevano dei gran siparietti, perchè di notte saliva pure la gatta a dormire con noi, divertendosi, la fetente a stare fra le mie braccia nell'identica posizione in cui tenevo la Pop. Più volte mi sono svegliata incredula di sentire tutto quel pelo morbido sulla bimba o di soprassalto pensando che fosse saltata giù dal letto realizzando solo dopo che si trattava della felide.
Verso i 6 mesi o forse era l'anno, sono una madre debosciata e non mi ricordo nulla, mm un giorno si presenta con un attrezzo che ci avrebbe cambiato la vita.
Era una di quelle giostrine da attaccare al lettino, tipo quella con le api che avevamo noi da piccoli, ora c'è la versione fica con gli orsetti con una specie di Kway, con varie musiche, che proietta sul soffitto varie luci e c'è pure il telecomando per azionarlo da lontano. Ma lontano dove? Da Piazza del Popolo?? Con me ebbe effetto immediato, svariate volte mi sono addormentata prima io della Pop!
Per quanto riguarda le canzoni da cantare per farla addormentare, nonostante avessimo fatto due lezioni di musicoterapia al corso pre-parto, io faccio outing e confesso le mie.
Una delle prime fu "Favola" di Ramazzotti Eros, molto lenta, mi ricorda l'adolescenza, tratta da una storia di Herman Hesse.
Poi ci fu "Stelutis AlpinIS" di De Gregori Francesco di un alpino morto durante la Prima Guerra Mondiale.

Ed ultimamente udite udite, vai a capire che strani percorsi fa il cervello e cosa ti va a ricicciare fuori? la sigla di Fantastico 9 del 1988 cantata da Montesano Enrico.

Quanti ricordi, quante nottatacce...e cos'è cambiato da allora??
Direi, con terrore, poco o niente.
Dopo che ha iniziato il nido, causa i primi raffreddori, i "teniamola qui così la controlliamo" ci siamo completamente sbragati!
Ultimamente ho escogitato la tecnica dei tre letti.
La addormentavo su un letto singolo, un prototipo di mia invenzione, un misto tra un letto montessoriano e uno normale, va bè niente di che solo tanti cuscini intorno e un materasso a terra per attutire eventuali cadute.
Poi il babbo la spostava nel suo lettino anche perchè sennò stavo sempre con l'angoscia che cadesse e al primo risveglio intorno a mezzanotte, lui me la portava nel lettone perchè tanto io avevo staccato il turno e spesso manco la sentivo che piangeva.
E ora abbiamo di nuovo cambiato, visto che i bambini vanno a fasi.
La addormento nel lettone diventato lettone montessorianone con 870 cuscini, poi viene traslata nel lettino e poi a una certa me la ritrovo di nuovo nel lettone, con insieme la gatta sempre.
Io sospetto che ci sia un legame fra gatti e bimbi, la mia gatta riesce ad entrare in stanza qualche secondo prima che la Pop si addormenti, che delle volte ci entri correndo come un'invasata spalancando la porta e miagolando come se fosse posseduta questo è un altro discorso.

Avviso ai futuri genitori: non vi spaventate, c'è speranza pe' tutti, come ci sono riuscita io, ci può riuscire chiunque!
Non vi starò neanche a cojonare dicendo "Vedrete che gioia quando verrete ripagati da quei sorrisoni sdentati" è come se uno dicesse "Sarai miliardario ma prima devi fare una vita di stenti e privazioni". Perchè prima di arrivare alle gioie bisognerà passare nella palude vischiosa di "n" giornate no in cui nulla andrà per il verso giusto, in cui il morale starà ai minimi storici, ma passerà...fate il conto alla rovescia e passerà. Spesso dicono che dal terzo mese in poi cambia tutto e se non è il terzo, sarà il quarto, sennò il quinto, sennò puntate direttamente ai 18 anni! Insomma... ha da passà!










4 commenti:

  1. Sempre un piacere leggere le tue "avventure" quotidiane :-)

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  2. MA SMETTIAMOLA DI FARE DEL PERBENISMO DI FACCIATA.......VERO INFONDERE TRANQUILLITA' SERVE SPESSO,MA SIAMO ESSERI UMANI CON LE NS FRAGILITA'..DUNQUE I BIMBI FIN DA PICCOLI,SANNO GIA' COME APPROFITTARSENE,E DI SICURO IO PER PRIMO HO AGITO COSì......E IL LIBRO E' SIMPATICISSIMO..LO PENSIAMO TUTTI IN CERTI MOMENTI DI METTERE NEL FORNO IL PARGOLETTO PPER DORMIR BEATI NEL NS LETTO........BIMBI VIZIATI SPESSO DANNO CERTI RISULTATI..UN NATALE MERDOSO A TUTTI.....................

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  3. haaaaaaaaaaaaaaaa odDio sei simpaticissima, ho riso troppo a leggere questo post!! Io sono la mamma di Ciccio, 15 mesi, e combatto, cn alterne vicende, una logorante guerra di trincea quotidiana per ottenere da Sua Maestà un minimo sindacale di ore di sonno... Coraggio!!! :-)
    Gnupa

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