pubbli larga

venerdì 14 settembre 2012

Pater familias

Le cose stanno cambiando, non è più come prima, ora i papà coi figli si danno un gran da fare.
Aggiungerei: e ci mancherebbe ed era ora.
Io ho un debole per i papà.
Mi intenerisce più vedere un papà a spasso con una carrozzina che una mamma, mi piace vedere papà e figlio andare in giro vestiti uguali.
E se c'è una cosa che mi fa commuovere sono i papà separati, quelli che si riducono sul lastrico per pagare gli alimenti, che sono costretti a vedere i figli poche ore a settimana, quelli che si vestono da Batman e scalano monumenti per avere visibilità, per protesta.
So che non è sempre tutto rose e fiori, che dietro ci sono spesso situazioni non facili, che magari il padre in passato si sarà comportato malissimo, che non tutti sono così ma parteggio per loro, per quelli bravi eh, che ci posso fare? Che il 99% delle volte i figli vengano affidati di default alla madre non lo ritengo giusto, come se essere mamma e stronza non siano due cose compatibili.
Così come già sapevo prima di fare l'intervista a M. che mi sarei fatta prendere emotivamente dal suo essere papà separato più che dal lato sportivo del personaggio.
http://buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/05/il-gigante-buono.html

Vedo papà che si danno un gran da fare. Non è vero secondo me che le donne sono l'unica risorsa anti-crisi e salva-valori.
I papà ci stanno provando, forse proprio rispolverando quella affettività e sensibilità che noi donne un po' critichiamo "Non ci sono più i maschi di una volta quelli che te pijavano e te sbattevano al muro" e che magari noi mettiamo un po' da parte per essere sempre efficienti e perfette.
Vedo bimbi fare con i papà dei giochi meravigliosi, fantasiosi, battaglie, match rocamboleschi. Quando magari noi siamo più preoccupate a dire "Non ti sporcare e non ti fare male".
Le bimbe poi hanno un'adorazione speciale per loro; la mamma è indispensabile, ma lo sanno che c'è e sta lì sempre ma solo al ritorno del papà gli riservano i gridolini di entusiasmo, li richiamano con dolce voce e fanno gli occhi a cuoricino. Quando noi li accogliamo dicendo "Oh guarda è arrivato papà" magari sottintendendo "E ora te lo smazzi tu dopo che io mi sono pappata il pargolo tutto il giorno e non ho manco avuto il tempo di fare pipì."
I papà ci provano ad arricchire il cosiddetto tempo di qualità che dedicano ai figli, io devo ancora capire se questo termine è un contentino ai sensi di colpa e una presa per culo o se c'è qualcosa di vero, se davvero è differente dal tempo di quantità. Però loro almeno ci provano perchè non hanno altre alternative. Spesso sono quelli che rientrano a casa più tardi quindi appena il tempo di varcare il portone, lavarsi le mani, abbandonare stress e rogne quotidiane per dedicarsi al pargolo.
Loro ci provano come possono ma forse in alto non si sono accorti di questo.
Il padre alla nascita ha diritto a pochissimi giorni da passare col figlio e la moglie, credo che per la morte di un congiunto diano di più, la morte vince sulla vita.
Tutto il resto sono permessi e il congedo parentale idem o lo prende lei o lui.

Ieri eravamo a cena, ovviamente in questi momenti topici la Pop si manifesta con cacche da Guinness, da allarme Charlie Alfa Charlie Charlie Alfa alla protezione civile. Mm cerca un bagno per cambiarla. Non è previsto che i bagni degli uomini siano provvisti di fasciatoio, morale: l'ha dovuta cambiare mettendola in piedi come ha potuto nel bagno dei disabili, appestandolo probabilmente a vita.
Così come ho visto papà dover accompagnare le figlie in bagno e non saper come fare: dove le porti? A quello delle femmine? Sia mai! Vieni subito denunciato. A quello dei maschi è l'unica soluzione a patto di aver prima fatto un sopralluogo nell'ambiente stile incursione Marine. A quando i bagni e gli spogliatoi per famiglie? Anche questa è parità fra i sessi. Per ora è solo un sogno che per vedere tramutare in realtà bisogna solo andare all'Ikea o in Trentino.

Non mi piacciono i padri che vogliono strafare, che ai corsi preparto si mettono a fare domande troppo ginecologiche o parlano in prima persona: ciccio, stai sereno che il parto è ancora nostro esclusivo appannaggio!
Poi ci sono pure quelli che accompagnano i figli al parco ma stanno tutto il tempo a giocare col cellulare o peggio a fumargli in testa e quelli non li sopporto.

Mi piacciono quelli che quando tornano a casa ancora in giacca e cravatta si rotolano sul tappeto a giocare con i figli, quelli che si fanno imbrattare la faccia dalle loro manine sporche, quelli che diventano i loro pungiball, quelli che tornano bambini facendo in spiaggia torri di Babele di sabbia, diventano ingegneri del bagnasciuga e solo alla fine magari si rendono conto che il figlio nel frattempo si è annoiato e gioca con una conchigla poco più in là... ma non fa nulla, ci provano e poco importa se non riescono a chiudere i bottoncini dei vestiti, se non riescono a vestirli facendo un accostamento cromatico che non sia da daltonici, che non riescono a fare un'acconciatura ai capelli decente, che spesso scambino la scarpina destra con la sinistra...
Noi abbiamo avuto 9 mesi per abituarci all'idea di un figlio, loro invece hanno tre secondi al momento del parto, di vedere questo nuovo esserino e trovarselo fra le braccia.

A tutti i papà, ai nuovi e non che ogni giorno si trasformano in Batman per essere il nostro  e il loro eroe per un giorno.










4 commenti:

  1. stupendo post...ed è proprio vero, hanno solo 3 sec. al momento delp arto per realizzare che sono diventati papà!!! Rox

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  2. Bellissimo. Mi sono commosso a leggerlo.

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  3. Davvero carino il tuo post e grazie. Mi sembra un buon inizio per una tregua. Ma il fasciatoio nel bagno degli uomini non lo avrete maiiiiiiiiii.

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