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giovedì 12 luglio 2012

Faccio brutto

In questi giorni di stasi, fisica, non mentale, ci mancherebbe, lo spirito viaggia più e meglio di prima, mi sono dilettata un po' su youtube.
Visto che ormai la mia greatest hit comprende solo canzoni dello Zecchino d'oro e per bambini, era curiosa di sentire altro, di aggiornarmi e di vedere cosa mi sono persa nel frattempo.
Seleziono nella sezione musica i video più visti: ottimo non ne conosco praticamente nessuno.
Devo essere rimasta fuori dal giro veramente molto!
Decido di vederli per farmi un'idea.
Sono curiosa di sapere che musica ascoltano i giooovani, perchè conoscerla forse significa un po' anche avvicinarsi a loro e capirli un po' di più.
E mi piace immaginare la musica che sceglierà di ascoltare la Pop fra una decina di anni.
Sui mezzi pubblici incontro spesso ragazzi, se non bambini, che ascoltano dal cellulare musica a tutto volume, le cuffie e gli auricolari sono banditi, forse considerano le loro canzoni talmente belle che farle sentire al resto del mondo è solo un gesto di grande generosità. Il genere lo definirei rap, forse hip-hop, insomma c'è un tizio con spiccato accento milanese che parla, quasi sussurra, dice frasi in rima, rime fra l'altro di una banalità inaudita tipo cuore-amore. La voce è molto amplificata, quasi ricreata al computer, io sotto la doccia risulto più cantante di lui. E i giooovani lì a cantare insieme a lui, sanno tutte le parole a memoria, che poi non è un cantare visto che parla, sembra facciano il rosario.
Io non ne capisco niente di questa musica e forse proprio per questo mi piace parlarne da esterna, dovrei chiedere un ripasso al mio giovane cugino che mi sembra molto esperto in materia e che sicuramente mi direbbe che io ho ascoltato cantanti di serie b e non quelli veramente forti.
Non ci posso fare nulla ma a me questi tizi vestiti come dei rappers americani del Bronx, con i tatuaggi, le catenazze, i pantaloni extralarge e poi magari sono di Quarto Oggiaro mi fanno un po' tristezza.
Come chi mangia biologico ma vive di fronte alla discarica di Malagrotta, come chi fa gli addobbi di natale tipo Rovaniemi anche se vive a Monti Tiburtini, come chi si atteggia da surfer californiano quando va al mare a Coccia di Morto o chi si fa i tatuaggi da maori e non è mai uscito dal raccordo anulare.
Non dico che dobbiamo rimanere ancorati ad una anacronistica tradizione di stornellatori trasteverini ma ci vuole il giusto compromesso. Forse ognuno cerca solo di crearsi la propria illusione, il proprio angolo di paradiso, un motivo in più per andare avanti...allora ben venga la statuetta di Budda al Tuscolano, l'orto sul terrazzo e quello che vi pare.
Insomma se ai gioooovani piace sentire questa musica proviamo almeno a sentire di che si tratta.
Mi imbatto in Emis Killa, e la mia domanda di rito è "E chi cazz'è?", il suo video ha 10 milioni di visualizzazioni, 10 milioni ci rendiamo conto? Per una cosa del genere per il mio blog sarei pronta a prostituirmi!
La seconda domanda è "Ma che cazz' di nome ha?", cerco su internet: Emiliano Giambelli, meglio conosciuto come Emis Killa, eh bè in effetti Emiliano Giambelli non spacca, invece Emis Killa spacca di brutto, pure troppo...
E' del 1989...oh maronna? Per me tutti quelli nati dopo il 1980 sono bambini, non riesco neanche a fare il conto della sua età, ma sarà maggiorenne? Sì temo di sì.


Metto come sottofondo il suo video, lo ascolto distrattamente: ha tutti gli stereotipi di cui sopra, ci sono frasi memorabili e che rispecchiano il mondo di oggi, le nuove tecnologie:

"Nella testa c'ho le immagini di quando stavi ancora qui
mentre cancello le tue immagini dal mio pc"


"Tolgo la vibrazione al cellulare quando dormo
cosi se mi chiami con te in un sogno non me ne accorgo"


Si può storcere il naso ma questo piace e pure tanto.



Guardo un attimo e vedo scene di lotta fra due uomini, e mi riciccia fuori prepotentemente il mondo dell'MMA di cui ho scritto qualcosa e nel quale pare io sia rimasta invischiata.
In questo caso viene posto male, malissimo: è rappresentata una scena di incontri clandestini, scommesse ecc.
Mi sembra tutto molto avvilente e triste, soprattutto il fatto che un sacco di giooovani tramite il suo video abbiano un'immagine distorta di questo sport che cerca di affermarsi disperatamente come altro dalla violenza di strada  è sconfortante.
Magari tanti non ne hanno mai sentito parlare e loro trovano qui per la prima volta rappresentato in questo modo.


Poi ho trovato tale Fedez che dice:


"Ho visto più erba di un corso di giardinaggio
ho visto più lame di un corso di pattinaggio sul ghiaccio"


dice che è ironico, va bè...





La cosa buona è che cercando cercando mi è spuntato fuori anche questo video che tutti i più famosi cantanti rap hanno fatto in sostegno dei terremotati dell'Emilia.
Non ne ho avuto notizia da nessuna parte e invece credo meriti una menzione speciale.
Certo vedere qualcuno di questi che manco ha fatto la fatica di impararsi il testo a memoria ma gira per il palco leggendo un foglietto mi fa tristezza ma va bè...

Bella pe' tutti fratè!!




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