pubbli larga

venerdì 20 luglio 2012

Back to life

Uscire da casa, sentire puzza di ammoniaca e ricordarsi quella dell'ospedale: cominciamo bene.
Vestirsi in maniera diversa dalle altre volte perchè stavolta andrà necessariamente bene, lo sento.
Rifare quei corridoi, rientrare in quel reparto, rivedere quei volti e per l'ennesima volta incrociare sguardi che trapassano, non essere riconosciuta.
Intercettare in giro la dott. che mi deve visitare e addirittura riuscire a fare la visita in anticipo. 

Mi porta nello studio in cui feci la prima visita dal pronto soccorso, la tentazione di chiederle se si può cambiare stanza così per scaramanzia.

Vedere Pallino che nuota come un astronauta, fare la sua prima foto, eh sì perchè da quando c'è non abbiamo uno straccio di sua immagine.
Forse perchè i medici sin da subito non ci hanno mai creduto veramente.
Immaginarlo mentre la sonda dell'ecografo lo immortala, mettersi in posa, alzando il dito medio o grattandosi gli zebedei: io sono ancora qui, nonostante tutto, malgrado gli scettici, i fatalisti. Tiè!

La dott. dice che è tutto ok, non c'è più traccia del distacco, lei non vede niente di strano.

Ma come? Pochi giorni fa vedevano una tragedia? Ma le ecografie sono soggettive, dipende da chi le fa.

A me piace più questa versione...STO!

Vuole sentire il battito, amplificarlo ma non riesce perchè lui si muove in continuazione.
A me va bene così, lasciamolo in pace, non stiamo a sfruculiarlo.

Chiedere "Posso tornare alla vita normale?" BACK TO LIFE, l'espressione preoccupata della dott. "Cosa vorrebbe fare di preciso?". La tentazione di rispondere "Mah niente di che...assumere un mix di droghe e alcool, gettarmi col parapendio e fare le montagne russe".

Nooo vorrei solo fare due ore di macchina e andare al mare con la Pop, fare la mummia a riposo, invece che a casa almeno in spiaggia sul lettino, posso dai dai dai??
"Si quello penso di sì".

BACK TO LIFE

Perchè io non mi sono mai sentita malaticcia, avevo sempre una gran voglia di dire, fare.

Un leone intrappolato in una convalescenza obbligata da medusa.

Perchè glielo devo alla Pop, le avevo promesso un luglio al mare e invece siamo qui a liquefarci al caldo, abbracciate al condizionatore.

Andare a trovare le mie ex compagne di avventura, solo due secondi al volo perchè poi mi hanno cacciata le infermiere, sapere giusto come stanno, come sto io e rispondere alle loro domande al volo "Ma è normale che il bimbo pianga di notte?" Cazzarola ma sono 10 giorni che siete ricoverate ma accozzatevi alle ostetriche e riempitele di domande!

All'uscita incrociare Varenne e avere la tentazione di farle il gesto dell'ombrello, menagrama...

BACK TO LIFE

Perchè io in te c'ho sempre creduto.







3 commenti:

  1. evvaiiiii!!!!questo é quello che volevamo sentire!!!!in realtà a me sembra di vedere una manina che ravana le parti basse.....:))))Forza Pallino!!!!un bacio enorme per 4!!!

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