pubbli larga

lunedì 26 marzo 2012

Patente e libretto ma soprattutto....passaporto


Andiamo a fare il passaporto alla Pop, con tutto l’entusiasmo che la circostanza richiede.
Innanzitutto perché di queste pratiche non si capisce mai bene la procedura, cosa bisogna avere, per quali paesi serve il documento oppure no…sono regole che probabilmente variano di ora in ora. C’è un passaparola “Io ho fatto così…ti conviene fare cosà..mi hanno dato una dritta…”
Quindi alla fine, per essere tranquilli e non veder vanificata la vacanza per un problema burocratico, anche se uno deve andare solo for de porta si arma con il documento più importante possibile, inaffondabile, inattaccabile, riconosciuto da tutte le autorità, anche nei paesi con dittatura militare, comunisti, monarchici e con colpo di stato in corso.
Nel mio primo viaggio all’estero coi miei alla dogana ci rispediremo indietro poiché non avevamo i documenti della minorenne me medesima…ancora porto i segni dei sensi di colpa e la frustrazione per la vacanza rimandata, ecco perché sono particolarmente sensibile all’argomento.
Siamo già stati in questura un anno fa per fare il documento di identità alla Pop e già ci scontrammo allegramente con la burocrazia farruginosa ma, a parte che sto foglio già si è perso nei meandri di casa che non ruberà ma nasconde benissimo, rifacciamo tutto da capo.
Ovviamente la Regia Questura osserva orari da monastero di clausura quindi l’unico giorno per andarci, insieme al resto della cittadinanza italica del 4 municipio, rafforzata dalle magioni di quelli che si preparano per le vacanze estive, è il sabato mattina.
Ci rechiamo in loco, loco molto deprimente, in mezzo al nulla, se non fosse per la Coop sei tu (ma anche no) e una tabaccaio di infima moralità.
Abbiamo una quindicina di numeri davanti a noi, che culo! Quasi pochi.
Nel dubbio iniziamo a insidiare il tizio dell’ufficio informazioni chiedendo con ansia se la documentazione che già abbiamo va bene, se serve altro (un cordiale?) e se la patente va bene come documento…
”Ti avevo detto di prendere la carta di identità!!!” “Ehhh lo so, ho cambiato borsa e la carta di identità è nell’altra”  comunque per informazione la patente vale..yeahhhh
Facciamo le fotocopie dei documenti al tabaccaio di malaffare, addirittura c’è un cartello con scritto “Per le fotocopie rivolgersi alla finestra” ma non c’è nessuno, non c’è pericolo che noi inondiamo il locale dando fastidio ai consumatori del bar.
Abbiamo la ricevuta del versamento alla posta. Ma manca la marca da bollo, per fortuna c’è sempre il tabaccaio zozzo qui di lato ma…azz non vende marche da bollo.
E te pare….era troppo facile!
“Dove bisogna andare?” “C’è un altro tabaccaio qui vicino, con una piramide di vetro”
Piramide di vetro? Io l’unica che conosco è quella del Louvre fatta da Monsieur Pei (reminescenze di scuola media) mica dovrò andare fino a Parigi? Fra l’altro fu proprio la meta per cui venni allontanata alla frontiera!
Mi sa molto di Indiana Jones…dopo la piramide di vetro cosa dovremmo affrontare? Il tempio maledetto??
Il marito si avvia in macchina, io resto fuori con la Pop dormiente, stanca dopo la mattinata in piscina.
I numeri dell’eliminacode che prima scorrevano lentissimi, ora vanno velocissimi e te pare??
Il marito torna…curiosa gli chiedo “Com’era la piramide?”, mi delude dicendo che era un lucernario piccolissimo.
Tocca a noi. Ovviamente chi deve solo ritirare il passaporto passa avanti a tutti.
L’impiegato ci fa “Avete compilato i moduli?” “Ehm…no” certo questo ce lo poteva dire il tizio delle informazioni.
“Allora riempiteli…questo come se lo facesse la bimba, questo voi”.
La situazione mi ricorda molto quella de “I soliti idioti” da un momento all’altro mi aspetto che faccia “mmmm DICAAAAAAAAA??”
Aspettiamo che finisca con quello che ci è passato avanti e ci ripresentiamo.
“'Sta foto dove l’avete fatta? Non va bene”
L’aveva stampata a casa il Papide quella mattina. Il poliziotto ci passa sopra un dito e manco fosse inchiostro simpatico si cancella tutto.
Inizia a dissertare con Mm sulla qualità della carta, della stampa, delle stampanti…
“Fatela qua fuori c’è una macchinetta automatica. Ma mi raccomando non prendete la bimba in braccio ma fatela stare seduta sullo sgabello”
Oh my God non riusciremo mai a fare sta foto.
La Pop nel frattempo si è svegliata.
C’è un foglio appeso col decalogo di come non fare le foto per i documenti, no bocca aperta, no di profilo, no altre persone vicino, no ciuccio, no martini no party…
La Pop non ama farsi fotografare in questa modalità, guarda dappertutto tranne che davanti.
Facciamo due tentativi. Mm “Questa va bene” “Ma che dici? Si vede la nuca in pratica…”
Ultimo tentativo, ho capito abbiamo buttato 'sti 4 euro… simpaticamente la macchinetta scatta a tradimento senza neanche avvertire…io avevo preso la Pop in braccio per farla stare buona.
Esce la foto, per me va bene, certo ha la bocca aperta…proviamoci.
Ari-aspettiamo il nostro turno.
Osservo la grande quantità di persone che chiedono il porto d’armi e soprattutto mi preoccupa la loro faccia o l’impressione che mi suscitano….da chiudersi in un rifugio antiatomico e restarci a vita..
Ci ripresentiamo e il poliziotto deluso fa “Ah siete qui?” Quasi sperava di averci liquidato con la foto impossibile.
Fa “E meno male che vi avevo detto di non prenderla in braccio!”
Io “Meglio di così non si può fare…”
Vorrei dirgli “Ho capito perché stai dietro 'sto vetro… perché non puoi fare alcun’altra mansione di polizia, perché sei talmente idiota che impugneresti la pistola al contrario e magari poi te devono dare pure una medaglia…”
Invece riesco a limitarmi temendo una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale ma bofonchio “Al massimo possiamo fare un acquarello..”
E lui" Noi facciamo anche foto a bambini di un mese..." 
Grazierca...ad un mese è più facile, hanno la consistenza di un mollusco bivalve, dove li metti stanno... non certo la mia Pop dopo un'attesa infinita ed essersi risvegliata in questo posto di m.....!!! ma poi NOI facciamo, NOI chi? Le fai tu?? Hai uno studio fotografico? Allora dillo!
Con grande generosità accetta la foto e ci comunica qualcosa su quando ritirare il documento.
Sempre, e dico sempre, quelli che parlano col pubblico non riescono a imbroccare dove devono parlare per far sentire al povero cittadino cosa stanno dicendo.
Alla fine dopo ore 2 pare che gliela abbiamo fatta, spendendo 80 euro per un documento che varrà 3 anni.
A ‘sto punto per ammortizzare la spesa e il tempo perso saremo costretti a intraprendere il giro del mondo….

2 commenti:

  1. sei troppo forte!!io mi ti immagino proprio! adorabile, ti lovvo, puntinadipiedi!

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