pubbli larga

martedì 25 giugno 2013

Carpe diem

Inizio forse a capire il senso di tutte quelle frasone ad effetto con cui ci riempivamo le pagine dei diari scolastici ai tempi del liceo.
"Vivi ogni attimo come se fosse l'ultimo....Carpe diem"
Già... se senti l'impulso di fare qualcosa, fallo e basta. Non ci pensare troppo su, anzi non ci pensare affatto, fallo e basta, anche e soprattutto se ti sembra un cosa folle, perchè in questi casi la ragione è la peggiore consigliera, ti blocca e basta. Così come la timidezza e la paura di essere considerati dagli altri ridicoli o chissà cosa penseranno di me. Tanto già magari pensano il peggio possibile, a questo punto meglio dargli conferma con le nostre azioni.

Bisognerebbe indire una giornata nazionale.
Invia quell'sms che per tante volte hai scritto e poi cancellato parola per parola e non hai mandato all'ultimo secondo, fai quella telefonata che per tante volte ti ha fatto prendere il cellulare in mano per poi riposarlo sul tavolo con un sospiro, riprendi quella penna per scrivere quella lettera che da tanto ti sconquassa le budella o riapri la tastiera e invia quell'email che hai conservato nelle bozze chissà da quanto, prendi il coraggio a due mani e dì a parole tue quello che ti frulla per la testa da tanto e che spinge per uscire fuori, che ti farebbe quasi urlare dalla voglia di dirlo.

Perchè? Perchè fa bene. A te perchè ti liberi, dici quello che senti e ti sentirai meglio e per chi riceve il tuo pensiero, quasi sempre positivo.
E per non incappare nella sindrome de "Le parole che non ti ho mai detto".
Quella triste sensazione che si prova quando il destinatario dei nostri pensieri non c'è più e ci mangiamo le mani per non aver avuto il tempo o il coraggio per dirgli tutto quello che avevamo in mente o per fare con lui tutto quello che da tanto ci prefissavamo.
E i motivi il più delle volte sono futili: mancanza di tempo, di iniziativa.

Avrei voluto caricare nonno G. su una macchina con tanto di bombola di ossigeno al seguito per portarlo a Trieste, sono anni che diceva: ci voglio andare, prima o poi ci voglio andare... ovviamente poi non si è fatto nulla ma sarebbe stato bello, molto da film.

Io qualcosina sono riuscita a scriverla quando ancora era tra noi, gliele ha lette la moglie ma non so quanto abbia capito, so solo che per paura, discrezione o non so che in quel momento sono uscita e non so manco se gli sono arrivate come le avevo scritte oppure no.


Nessun commento:

Posta un commento