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giovedì 10 gennaio 2013

Vengo anch'io

Uno dei posti classici in cui portare i bambini è lo zoo.
Quello di Roma non si chiama più così perchè era una dicitura troppo da sfigati,ora si chiama Bioparco perchè fa molto più figo.
C'ero stata un bel po' di anni fa quando aveva appena cambiato il nome e ricordo una grande sensazione di tristezza, non era cambiato nulla, forse davvero solo il nome.
E ancora prima ricordo all'entrata c'erano della gabbie al coperto con il vetro davanti e degli scimmioni enormi e tristi che stavano lì e non riuscivano quasi ad avere lo spazio per muoversi, ti guardavano da dietro il vetro con quello sguardo umano un po' inquietante che solo i primati riescono ad avere e che ti smuove dentro.

Ci sono tornata con la Pop e devo dire che per fortuna molto è cambiato.

Quelle gabbie orribili e strette non ci sono più.
Nella maggior parte dei casi le sbarre non ci sono più ma ci sono recinti abbastanza grandi, certo non enormi ma sempre meglio di prima.
Ho trovato che solo i leopardi stanno un po' stretti.
Poi sono scomparsi gli animali che in genere vivono in ambienti troppo diversi dal nostro, quindi niente pinguini nè orsi bianchi...se volete vederli andate al polo o vedetevi Quark.
Mi sembra giusto a meno di non avere una struttura idonea, con temperature adatte a loro, non è giusto far stare subire a questi poveracci il nostro caldo.
Ora ci sono animali più simili a quelli nostri, c'è anche uno spazio con quelli della fattoria e tutti i bambini quando vedono il maiale esclamano "C'è Peppa Pig!!" in realtà lo dicono i genitori ma questo è quello che gli trasmettono!

Eh si una nota stonata di quando si visitano questi posti è che si sta a contatto con tanta gente e spesso ti tocca subire frammenti di conversazione che preferiresti non sentire, tipo bimbi che fanno ai genitori domande naturalistico-botanico e le loro imbarazzanti risposte...ma se non lo sai astieniti e rispondi francamente: quando torniamo a casa lo leggiamo insieme sull'enciclopedia!

Il Bioparco di Roma si trova in un posto invidiabile e unico al mondo (vorrei quasi dire location se non che preferisco evitare di usare termini inglesi a tutti i costi!), secondo me non c'è uno zoo che si trovi in una posizione così bella. All'interno di Villa Borghese, andare lì significa innanzitutto fare una bella passeggiata nel verde, ci sono saliscendi, colline, tutto verde intorno e poi certo vedere pure gli animali.
Fanno varie iniziative interessanti durante la giornata ad esempio ad orari fissi fanno assistere al pranzo degli animali. Noi abbiamo visto la prima volta quello dell'elefante, la Pop è rimasta folgorata e da allora ogni volta che ne vede uno disegnato o lo nominiamo fa il gesto del pachiderma che con la proboscide si porta il cibo alla bocca. Forse per lei tutto il giorno l'elefante mangia e basta.

Poi le sono piaciuti molto i lemuri e i macachi tanto che si è imparata questi nomi, magari non sa dire casa o tavolo ma lemuri e macaco sì e nella vita non si sa mai.




C'è un'accoglienza discreta all'entrata dello zoo, gente cordiale, il personale è gentile, insomma è stata una piacevole sorpresa.
Ci sono varie aree interessanti come il laghetto con la zona picnic e il chiosco che vende hotdogs e fa molto Central Park. Poi c'è un'area giochi molto bella con la giostra con gli animali selvatici al posto dei soliti cavallini e carrozze e poi un'area attrezzata in legno che riproduce l'arca di Noè ed è enorme, a due piani, mai vista una così, forse vince il record mondiale!
Di bagni ce ne sono tantissimi, disseminati un po' ovunque.
Anche il rettilario mi è piaciuto molto. Mi aspettavo, com'era forse un tempo, una successione di terrari e acquari con dentro gli animali invece vengono riprodotti gli ambienti naturali abbastanza bene tanto che ci si cammina attraverso.

Unica nota dolente è che in alcune zone come il rettilario e l'area sopraelevata per vedere le giraffe non si può andare col passeggino, forse perchè si teme un ingorgo ma è un po' un controsenso considerando che il luogo è frequentato da tantissimi genitori con bimbi nel passeggino. 

Sotto sotto ho promesso alla Pop che la porteremo a vedere dal vivo gli animali liberi nel loro habitat, in Africa ma nel frattempo il Bioparco è un buon compromesso.
Immagino che gli animali preferirebbero vivere nella savana che non su via Salaria ma credo che la maggior parte di loro provengano da altri zoo o da circhi e che quindi neanche sappiano bene cos'è l'Africa. E comunque credo che sacrificare qualche esemplare per permettere a noi cittadini metropolitani e soprattutto ai bambini di vederli da vicino invece che solo tramite tv o disegni sia una buona opportunità.

Fuori sui muri qualche animalista ha fatto dei graffiti di protesta, uno di questi recita






mi sembra un po' un controsenso che un amante del genere per offendere tiri in ballo proprio un animale, vituperato e schifato da tutti (per prima da me) come il verme, ogni verme è bello a mamma sua....

Nel complesso è un posto che mi ha piacevolmente colpito, che consiglio vivamente, anzi suggerisco di andarci spesso anche solo per fare una passeggiata.
Poi per chi vive a Roma lo zoo è sicuramente legato ai ricordi della propria infanzia. Chi vedendo l'area delle giraffe con quell'edificio arabeggiante o quella degli elefanti non ha fatto un tuffo indietro di qualche anno?

Ovviamente ora rimarrà un po' deluso perchè magari nella propria mente erano enormi e maestosi invece ora rivedendoli proverà altre sensazioni.
Ma in sostanza è rimasto tutto come allora, con il suo fascino un po' decadente, con i pavoni e i gatti che girano indisturbati nei viali, con gli animali che sonnecchiano e ti guardano di traverso  pigramente quasi chiedendoti "L'animale in gabbia chi è? Sono io o sei tu...?".


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