pubbli larga

giovedì 17 gennaio 2013

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Eccoci ci siamo, manca davvero poco.
Sei pronta?
Tanto ormai la risposta è irrilevante.

Riguardo le foto della Pop appena nata, colgo ogni sua espressione e con stupore mi dico:"Caspita era già lei, così piccola, in tutto e per tutto!".
In realtà guardo anche le date degli scatti per capire al giorno tot come mi sentivo, se stavo bene, se andavamo già al parco ecc.

Credo di aver preparato tutto, ho dato disposizioni a mm, gli ho spiegato dove sono tutte le tipologie di vestiti della Pop e di Marta: i body a manica corta, quelli a manica lunga se fa freddo, quelli 1 mese, quelli 1-3 mesi se nasce grande, i pantaloni per casa, i pantaloni per fuori, i pantaloni per partecipare a qualche evento di gala... un'infinità di indicazioni tanto che vorrei chiedergli "Ma tu finora dove hai vissuto in un altro appartamento?", vedo mm brancolare  fra pile di vestiti di tutte le tonalità esistenti di rosa.

Ho cambiato operatore telefonico, ebbene si alla fine ho ceduto a Vodafone, il passaggio è avvenuto in due soli giorni lavorativi facendo richiesta presso un negozio nonostante le previsioni catastrofiche dell'addetto call center della barbagia.

Così ora ho internet, ho scaricato what'sapp e sarò collegata al mondo.
Ho detto a mm e ai miei di stare con la Pop, di pensare a lei, di farle continuare la sua solita e rassicurante routine: nido, piscina, musica, casa, parco.
Io a differenza dell'altra volta starò di notte sola in clinica e forse anche la maggior parte del tempo.
Ma avrò con me la fantastica equipe delle suorine della clinica, sono filippine o giù di lì e cicalecciano sempre facendo un gran casino, ridono, sghignazzano, scherzano... mi ricordano i pinguini di Madagascar.
Mi sa che le dovrò cacciare dalla stanza a badilate per stare un po' in pace.
Quando sono andata a vedere la clinica non la finivano più di parlare, di sorridere, una mi ha snocciolato tutti i santi di novembre per indovinare la data di nascita della Pop.

Le ultime uscite felici della mia dott. sono state:
"Ho un altro parto quel giorno ma faccio prima lei che è agitata, poi te che sei calma" eh già io so' cojona!
Poi mi ha accolto all'ultima visita dicendo "Sei pronta che ti sacrifico sull'altare?", mi sono sentita molto abbacchio alla vigilia di Pasqua...
Inoltre si è dimenticata di dirmi cose forse fondamentali quali se posso mangiare la mattina stessa o chissà cos'altro che nel frattempo scoprirò ma va bene così.

L'altra volta fu tutto molto veloce, il parto avvenne alle 7,30 (perchè lei poi aveva da fare) così andammo in clinica alle 6. A posteriori posso dire che non fu affatto male quella scelta, perchè così ebbi tutta la giornata davanti per riprendermi e pochissima attesa prima di entrare in sala operatoria. 

Mm assistette al parto e fu fondamentale per me. L'atmosfera della sala operatoria non è affatto piacevole, tu stai lì in posizione distesa crocifissa, i medici smanettano sulle tue parti basse, non vedi nulla (e meno male) perchè un telino verde cela il tutto, stai lì e nessuno ti dice nulla. Lui invece, seduto alle mie spalle, vicino a me mi raccontava tutto e mi spiegava cosa stava succedendo.
I giorni prima si era visto su youtube un po' di filmati di parti cesarei per sapere cosa succede dietro quel telino, per essere preparato per questo lo chiamavo Dottor Pivetta. Anche perchè la dott. lo aveva abbondantemente coglionato "ok può assistere al parto basta che non ci crea problemi...e guarda che di sangue lì se ne vede tanto...davvero tanto".
La mia dott considera il genere maschile nè più nè meno che portatori di spermatozoi, ahimè utili, indispensabili, soprattutto per la sua professione ma ne farebbe volentieri a meno, forse sta studiando in gran segreto un modo per fare una fecondazione autogestita per bypassarli finalmente una volta per tutti.

Io sentii un pizzico dietro la schiena per l'anestesia spinale, poi vidi delle gambe in alto e mi resi conto che erano le mie e che non sentivo nulla. Poi estrassero la Pop, lui disse "E' bellissima... è enorme" la nostra inesperienza ci fece valutare il suo peso intorno ai 4 kg ma ci sbagliammo di quasi il doppio. Io riuscii solo a vedere al volo quella testolina sporca di bianco e mi ricordai di dire una frase che mi ero preparata da tempo "Ciao io sono la mamma" perchè l'educazione è fondamentale e bisogna presentarsi per bene.
Poi la portarono a fare il bagnetto, io rimasi lì stesa, misi le dita in due canaletti di fianco al lettino e le sentii bagnate di sangue...
Una volta tornata in camera finalmente me la portarono, tutta pulita, vestita e lì mi si aprì davvero il cuore e la sentii mia o forse è meglio dire che mi sentii sua per la prima volta, incondizionatamente, sul serio e per sempre.

L'idea domani di poter rivivere tutto questo mi sembra fantascientifico ma forse così sarà davvero.

Mi sembra impossibile che domani ci conosceremo davvero, tu che all'inizio eri un mucchietto di cellule traballante in moltiplicazione, tu che forse nessuno credeva che ce l'avresti fatta davvero tranne noi, tu che hai surfato allegramente su mille onde emotive e fisiche che questa mamma debosciata ti ha fatto vivere, tu che delle volte avrai pensato "Fatemi uscire da questo corpo"...domani finalmente saremo NOI

e andremo incontro a tutto ciò ballando a suon di Gnam Gnam Style





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