Mi è venuto di getto questo titolo e poi mi sono intrippata sul significato di queste parole, ma in che senso gratuita? Gratuita per chi? Per cosa? Si intende nel senso di superfluo, inutile...ma perchè quando mai la violenza è necessaria? Quando è giustificata? Secondo me mai.
Sono successi un paio di cosucce che mi hanno portato a riflettere su questo tema.
L'altro giorno ero in casa e sento delle urla dal cortile, un cane abbaiare, una bambina urlare. Penso sia stata spaventata dal cane e non ci ho più pensato. Invece poi abbiamo saputo che era scoppiata una lite fra due condomini. Motivo: il parcheggio. I due tizi lo hanno vicini e uno si lamentava per come posteggiava troppo vicino l'altro, addirittura dicendo che era costretto ad entrare dal cofano perchè non ci passava. Forse era da tempo che queste liti andavano avanti ma si sono menati, e di brutto, la gente non riusciva a dividerli. Gli altri condomini dai balconi urlavano "Vergogna". Sono arrivati carabinieri e polizia. Tutto questo davanti alla figlia piccola di uno dei due che urlava cercando di farli smettere. A me questa cosa sembra agghiacciante. Come può un uomo, di fronte alla figlia soprattutto, aggredire un'altra persona? Come ti può venire in mente di fare una cosa simile?
Poi tutto questo per un parcheggio fatto male... Pare che ultimamente il bene più prezioso a Roma sia il parcheggio privato. Anche in ufficio stanno succedendo scene niente male per proteggere questa proprietà....
Io non tollero queste scene.
Non sopporto chi litiga con gli altri automobilisti mentre è in macchina. Se il mio autista facesse così, penso che aprirei la portiera e me ne andrei lasciandolo così.
Io odio chi alza la voce, chi sbatte le porte, chi butta oggetti per terra.
Io di fronte a tutto questo rimango attonita, di ghiaccio. Non so cosa fare, inizio a sudare freddo.
Probabilmente perchè, per fortuna, è tutto così lontano da come io ho vissuto la casa, la famiglia, i rapporti con le persone che mi sembra tutto assurdo e impossibile.
E oggi in treno una signora ha visto uno che frugava nella borsa di un'altra signora per rubarle il portafoglio. L'ha avvertita e questo, prima ha cercato di negare poi come se nulla fosse è sceso. Il tutto davanti a me, a un passo.
E anche in questo caso sono rimasta pietrificata, senza parole, interdetta.
Forse per un attimo ho pensato pure di intervenire ma per fare cosa?
E gli altri? Nessuno si è accorto di nulla.
Rubare è sempre una violenza, una violazione del proprio spazio, dei propri averi.
Una volta su un autobus una zingarella mi frugò nello zaino, io non mi accorsi di nulla ma mi sono girata e l'ho vista mentre sfogliava la mia agenda strappandone poi una pagina per volta... penso che se mi avesse rubato i soldi mi avrebbe fatto meno male piuttosto che vederla così.
Uno banalmente pensa che la violenza risieda qui, http://buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/05/il-gigante-buono.html
che loro facciano di essa il pane quotidiano, che godano nel rotolarcisi dentro. Che siano dei primati scarsamente evoluti che sanno solo menare le mani e basta, che si facciano strada nella vita a suon di cazzotti e nasi rotti, che non sappiano distinguere l'arena, il ring dalla vita.
Poi ti affacci un po' in quel mondo e vedi che c'è rispetto, serietà, professionalità, quello che non ti aspettavi di trovare...
E la violenza dov'è? Nei posti dove non dovrebbe essere...nelle case, nei luoghi pubblici, sia mai ma purtroppo anche nelle scuole, coltivata dal cosiddetto uomo qualunque e questo sì mi fa molto schifo e mi fa davvero paura.
La penso e reagisco anch'io esattamente come te!
RispondiEliminaStupore impietrito di fronte a qualcosa che non ti appartiene che ti spaventa e non comprendi!
Gianni