Dicevamo dei bambini, piccoli e fastidiosi untori.
Passano i giorni e qui ci si adegua.
Cerchiamo di passare più tempo possibile fuori, ora addirittura pranziamo in balcone, seduti all'orientale per terra e usando un tavolino basso.
Siamo nella stagione più bella, Roma ci sta regalando delle giornate primaverili magnifiche.
Delle volte mi alzo e spero quasi che sia brutto tempo per non dover passare un'altra giornata in casa, per non perdere l'ennesima occasione di stare all'aperto col sole ma poi quando piove e fa freddo e manco si può stare in balcone preferisco quando fa bel tempo.
Ogni tanto scendiamo in cortile (o meglio parcheggio) a giocare o andiamo in terrazza, prima lo facevamo in maniera più timida, di soppiatto e di fretta; ora ci stiamo più tempo con il monopattino o i pattini, si chiacchiera coi vicini. Se continua così chissà più in là chissà cosa faremo?
Devo dire che il nostro condominio si sta dimostrando molto tollerante e non c'è nessuno che protesta o borbotta, da altri parti ho saputo di cartelli di divieto subito comparsi in cui si esplicita di non poter giocare in cortile o in terrazza. Perchè i giustizieri della notte, anzi del giorno, sono sempre pronti a puntare il dito contro gli altri ma spesso sono codardi e non ti affrontano di petto ma si rivolgono all'amministratore o si palesano con anonimi cartelli.
Secondo me ci vuole tolleranza, buon senso e quieto vivere.
Sono da vietare gli assembramenti ma per il resto se un nucleo famigliare va al parco o sta un po' all'aria aperta non mi sembra faccia nulla di male. Così come il singolo che va a correre o in bicicletta o semplicemente si fa una passeggiata nel verde.
Aivoglia a farmi vedere immagini dei due che corrono uno dietro l'altro, quello davanti scaracchia e quello in scia rimane appestato a vita. O ancora peggio quelle riprese dell'elicottero che insegue l'unico individuo che passeggia su una spiaggia deserta e quasi lo punta con un mitragliatore. Sappiamo quanto costa far volare un elicottero ma non hanno proprio altro di più urgente a cui dedicarsi?
L'ho sempre detto che le mie passeggiate al parco erano prima di tutto uno svago mentale e poi anche fisico e al principio del lockdown ho sempre pensato che una fuga in sordina nel verde fosse vitale e salutare e da comprendere e biasimare molto più di una fantomatica possibile fonte di contaminazione...ma con chi poi che non c'era nessuno!?
I casi di uscite fuor di melone stanno aumentando, si sentono un sacco di suicidi o tentati, di omicidi, i centri specializzati sono chiusi, vedo un sacco di sbandati, tossici e ubriachi in giro. Ci vuole una valvola di sfogo prima che scoppiamo davvero...
Nelle nostre uscite all'aperto capita di incontrare altri bambini che conosciamo e le Pop subito si uniscono a loro a giocare; come si fanno a tenere i bambini separati? Anche nel Flashmob ormai da tempo più bambini ballano e corrono insieme, la prima cosa che hanno fatto è correre tenendosi per mano. Impensabile trattenerli o vietargli di farlo.
E' un messaggio di speranza, di un futuro migliore, di pezzi di vita che ingiustamente abbiamo soppresso o dimenticato.
C'è gente che viene da altri palazzi ogni giorno per assistere al rito delle 18, da qualche giorno abbiamo richiesto che quello delle 21 venisse tenuto tutte le sere anzichè solo nel weekend.
Eccone un assaggio e ci siamo anche noi, ripresi dal palazzo di fronte.
E inoltre ieri le Pop hanno voluto fare un ringraziamento speciale a chi mette la musica tutti i giorni.
Siamo in una fase in cui c'è chi pensa all'estate, chi alla possibilità che dal 4 maggio si possa tornare alla vita normale, chi all'asteroide che segnerà la fine dell'umanità.
All'improvviso si è iniziato pure a parlare di vacanze, di mare, di spiagge e come sarà possibile avere tutto questo mantenendo il distanziamento sociale.
E' uscita fuori questa immagine,
Passano i giorni e qui ci si adegua.
Cerchiamo di passare più tempo possibile fuori, ora addirittura pranziamo in balcone, seduti all'orientale per terra e usando un tavolino basso.
Siamo nella stagione più bella, Roma ci sta regalando delle giornate primaverili magnifiche.
Delle volte mi alzo e spero quasi che sia brutto tempo per non dover passare un'altra giornata in casa, per non perdere l'ennesima occasione di stare all'aperto col sole ma poi quando piove e fa freddo e manco si può stare in balcone preferisco quando fa bel tempo.
Ogni tanto scendiamo in cortile (o meglio parcheggio) a giocare o andiamo in terrazza, prima lo facevamo in maniera più timida, di soppiatto e di fretta; ora ci stiamo più tempo con il monopattino o i pattini, si chiacchiera coi vicini. Se continua così chissà più in là chissà cosa faremo?
Devo dire che il nostro condominio si sta dimostrando molto tollerante e non c'è nessuno che protesta o borbotta, da altri parti ho saputo di cartelli di divieto subito comparsi in cui si esplicita di non poter giocare in cortile o in terrazza. Perchè i giustizieri della notte, anzi del giorno, sono sempre pronti a puntare il dito contro gli altri ma spesso sono codardi e non ti affrontano di petto ma si rivolgono all'amministratore o si palesano con anonimi cartelli.
Secondo me ci vuole tolleranza, buon senso e quieto vivere.
Sono da vietare gli assembramenti ma per il resto se un nucleo famigliare va al parco o sta un po' all'aria aperta non mi sembra faccia nulla di male. Così come il singolo che va a correre o in bicicletta o semplicemente si fa una passeggiata nel verde.
Aivoglia a farmi vedere immagini dei due che corrono uno dietro l'altro, quello davanti scaracchia e quello in scia rimane appestato a vita. O ancora peggio quelle riprese dell'elicottero che insegue l'unico individuo che passeggia su una spiaggia deserta e quasi lo punta con un mitragliatore. Sappiamo quanto costa far volare un elicottero ma non hanno proprio altro di più urgente a cui dedicarsi?
L'ho sempre detto che le mie passeggiate al parco erano prima di tutto uno svago mentale e poi anche fisico e al principio del lockdown ho sempre pensato che una fuga in sordina nel verde fosse vitale e salutare e da comprendere e biasimare molto più di una fantomatica possibile fonte di contaminazione...ma con chi poi che non c'era nessuno!?
I casi di uscite fuor di melone stanno aumentando, si sentono un sacco di suicidi o tentati, di omicidi, i centri specializzati sono chiusi, vedo un sacco di sbandati, tossici e ubriachi in giro. Ci vuole una valvola di sfogo prima che scoppiamo davvero...
Nelle nostre uscite all'aperto capita di incontrare altri bambini che conosciamo e le Pop subito si uniscono a loro a giocare; come si fanno a tenere i bambini separati? Anche nel Flashmob ormai da tempo più bambini ballano e corrono insieme, la prima cosa che hanno fatto è correre tenendosi per mano. Impensabile trattenerli o vietargli di farlo.
E' un messaggio di speranza, di un futuro migliore, di pezzi di vita che ingiustamente abbiamo soppresso o dimenticato.
C'è gente che viene da altri palazzi ogni giorno per assistere al rito delle 18, da qualche giorno abbiamo richiesto che quello delle 21 venisse tenuto tutte le sere anzichè solo nel weekend.
Eccone un assaggio e ci siamo anche noi, ripresi dal palazzo di fronte.
E inoltre ieri le Pop hanno voluto fare un ringraziamento speciale a chi mette la musica tutti i giorni.
Siamo in una fase in cui c'è chi pensa all'estate, chi alla possibilità che dal 4 maggio si possa tornare alla vita normale, chi all'asteroide che segnerà la fine dell'umanità.
All'improvviso si è iniziato pure a parlare di vacanze, di mare, di spiagge e come sarà possibile avere tutto questo mantenendo il distanziamento sociale.
E' uscita fuori questa immagine,
sinceramente pensavo fosse una fake news o una provocazione.
Mi
sembra comunque infattibile, credo anche in quel caso sarà sufficiente un po'
di buon senso.
Non
credo che vieteranno di andare al mare o in montagna perchè davvero
sarebbe la fine per l'industria del turismo, e tutti gli annessi e
connessi, che già è paralizzata con il blocco di tutte le attività
di questo periodo.
E
parliamo di vacanze...
Noi
che finita una già si era proiettati verso l'altra, che appena
tornati già si prenotava o si pensava alla prossima occasione per
partire.
Ed ora non si può neanche mettere il naso fuori dalla finestra.
Ho letto possibili scenari futuri...pare che ne usciremo definitivamente, forse, pare, solo fra un anno. Ammesso che sia così bisogna considerare cosa succederà negli altri Paesi, quelli intorno e vicino a noi ma anche quelli lontani visto che ormai il globo per le comunicazioni e i trasporti è diventato all'improvviso piccolissimo.
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