Lo so, tecnicamente siamo passati in zona arancione ma non è che la cosa cambi più di tanto.
Le scuole hanno riaperto per fortuna, e questo cambia molto per noi e per i bambini - prendere nota di fare un post sulla fantastica Dad.
Ha aperto qualche negozio in più rispetto a prima: estetisti, parrucchieri, abbigliamento... A proposito: alla riapertura ho visto la fila degli uomini dai barbieri più lunga di quella delle donne fuori dai parrucchieri...! - prendere nota sulla necessità di avere omini veri che si preoccupino più di altro e meno di sopracciglia e depilazioni.
Ma sono ancora chiusi bar e ristoranti, o meglio non sono chiusi, sono aperti d'asporto ma se devo consumare un cappuccino in piedi e per strada e soprattutto in quegli odiosi contenitori di carta con il cucchiaino di plastica, preferisco rinunciare. Riguardo i ristoranti, cerchiamo di aiutarli concedendoci un fantastico delivery a casa.
Inoltre palestre, piscine, teatri e cinema sono ancora chiusi e non si sa fino a quando.
Un'altra cosa che ho notato in questo momento è che sto assistendo ad un numero sempre crescente di affinità elettive tra gente che già si conosceva ma da quel punto di vista non si era mai filata o che non si frequentava proprio. È l'effetto grande fratello: metti 10 persone chiuse in un posto, sotto stress e qualcosa ne uscirà fuori. Abbiamo bisogno di sogni, film, di credere in altro, di diverso dalla realtà, dalle beghe quotidiane...forse quando sarà finita ci risveglieremo e diremo con stupore: ma che sto facendo?! E mi ci metto anche io in mezzo quando vedo che ci metto troppa foga, troppo entusiasmo nelle relazioni, nelle amicizie, adesso mi sembrano tutti miei migliori amici e sento di provare affinità con tutti...mi chiedo: ma tutto ciò sarebbe successo in una situazione normale??
O magari è solo una forzatura, un farsi andar bene quello che si ha, anche perchè ora non è che si possa scegliere più di tanto e su quello costruirci sopra tutto il resto?
Ora mi sembra da un lato che le emozioni siano portate all'ennesima potenza, esaltate, pompate allo stremo. Dall'altro sento che c'è un appiattimento verso il basso.
Anche in questo caso non ho consigli ma sono semplici considerazioni su di me e su quello che osservo in giro.
Una cosa che mi terrorizza è la mancanza di contatto fisico, la forma di vicinanza più primitiva, istintiva e semplice. All'inizio provavo imbarazzo e cercavo di frenarmi quando era la prima cosa che mi veniva spontanea di fare. Come esprimere affetto, vicinanza, conforto ad una persona? Con l'abbraccio, stringendole le mani...sono gesti insostituibili, innati, impossibili da rendere con le parole.
Ora, con sgomento, mi accorgo che quei gesti che mi forzavo di non compiere neanche mi vengono più spontanei.
Mi chiedo chissà se e come torneremo indietro.
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