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mercoledì 24 aprile 2013

Il giaguaro e il gattopardo

Sono giorni frenetici questi, in cui seguiamo, increduli, la cronaca politica momento per momento dalla tv. Delle volte sembra di assistere ad un film di fantascienza o ad una commedia brillante di quart'ordine, se venisse un alieno dallo spazio avrei difficoltà a spiegargli cosa sta succedendo, anzi l'avrei anche per riassumere il tutto ad uno straniero, anzi ho difficoltà anche con me stessa.
Succedono cose che neanche la mente schizzata di un folle sarebbe in grado di generare. Quando uno pensa: eh no pure questa, peggio di così non è proprio possibile, hanno proprio toccato il fondo. Riescono a impegnarsi di brutto e a far di tutto per smentirti.
I comici in questo momento non hanno difficoltà a scrivere copioni divertenti, basta aprire una pagina del giornale sulla situazione politica attuale ed è già tutto lì pronto per far ridere o per far scattare una risata isterica.

Una delle mie citazioni preferite e che trovo sempre attuale viene da "Il Gattopardo": tutto deve cambiare perchè tutto resti com'è. Una frase amaramente vera. 

Si potrebbe applicarla ai nuovi partiti, da cui tanto ci si aspettava, il nuovo che avanza, il cambiamento, rottamiamo...ma cosa è cambiato davvero?
Sembra poco o nulla, cambiano alcuni volti ma lo smarrimento resta e i comportamenti marci si ripetono o peggio ci sono sempre i soliti noti.

Giorgio aveva detto da tempo e in tutte le lingue che non voleva ricandidarsi alla presidenza. Dopo giorni di tentativi, di due votazioni al giorno, ore di diretta televisiva, nomi variegati di papabili...chi pensano di ricicciare fuori, che metta tutti (o quasi) d'accordo?? Proprio lui il povero Giorgio che già aveva prenotato una panchina a Villa Borghese per dare i lupini ai passeri.
Non si è riuscito a trovare un homo novus, un nome che mettesse tutti d'accordo, si è avuto paura di osare e quindi meglio ripiegare sul solito, su quello che si conosce, che non fa paura e tutto sommato se ci è andato più o meno bene finora meglio procrastinarlo il più possibile. È stata fatta la scelta più comodo, scontata e sicura. Come uno che non è innamorato della fidanzata però alla fine dice: me la faccio andar bene, chi lascia la strada vecchia per la nuova ecc...
La morale de "Il Gattopardo" a questo punto salta per aria o si può applicare all'inverso? Tutto deve rimanere uguale perchè tutti cambi...?? Seee buonanotte...

I Grillini con le presidiarie (neologismo che mi piace un sacco!) hanno tirato fuori una lista di nomi davvero strana, fatta da gente che non voleva essere presidente vedi Gabanelli e Strada o da soliti noti vedi Prodi e Bonino, alla faccia del nuovo che avanza! Nomi messi lì un po' a casaccio ma se questo che vogliono i 5stelle con un referendum online allora pure il nome di Topo Gigio o Ciccio Pasticcio non mi avrebbe stupito!
E invece siamo tornati al poveroGiorgio che messo alle strette, pregato da tutti in nome del bene del paese, che doveva fare? Ha rimesso a posto babbucce e vestaglia e ha detto si. Una cerimonia di re-insediamento sobria, a me sembrava un condannato al patibolo eppure dicono che si è commosso durante il discorso.

Tutti sperano "Lunga vita al re Giorgio" perchè almeno un problema, in maniera arraffazzonata e cincischiona come ci piace tanto fare, ce lo siamo tolti di torno.
Già ma il resto?? Basta che ci sta 'o sole, basta che ci sta ' o mare....



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