Prima si è scassato l'alternatore del portatile, poi ci stava rimettendo le penne pure il cellulare, poi la linea che qui va e viene e con la magna affluenza estiva spesso va tutto in tilt e non si riesce neanche a telefonare.
Fastidiosa sensazione di dipendenza tecnologica, che non vorresti mai ammettere, fino a che hai tutti i mezzi disponibili non ci fai neanche caso, quando si scassano ti rode e sbuffi.
Qui tutto procede bene, in queste vacanze di limbo che non sembrano poi così tanto vacanze, dilaniata tra "quel che dovresti fare" e il "cosa fai" e "cosa avresti voluto fare".
Diceeee :"Di che ti lamenti? Mica sei reclusa nel terzo braccio di Rebibbia!", no no infatti, è solo che... va bè sob mestamente, taccio.
Non ho molte opportunità per fare la mummia da spiaggia ma ogni tanto mi diverto ad osservare i miei vicini.
Siamo in terza fila, in posizione davvero privilegiata, l'anno scorso eravamo in quart'ultima!
Qui c'è tutta un criterio di assegnazione degli ombrelloni che si tramanda da generazione in generazione, quelli della fila dietro di te fanno la macumba sperando che tu sparisca la stagione successiva, in qualsivoglia maniera, di morte naturale o decisione spontanea è indifferente, tutto pur di avanzare di una posizione.
La gente ci guarda un po' con sospetto e diffidenza e si chiede come mai in soli 3 anni siamo riusciti a guadagnare la tanto ambita pole position.
Frutto di un sapiente lavoro di diplomazia di mc (mi' cognata).
Confiniamo ad est con una coppia con un bambino di tre anni che non mi piace molto, ha degli occhi azzurri ma di un azzurro che non mi piace, oserei direi cerulei ma in senso negativo, se mai ne potesse avere uno e un'espressione che non mi piace, sono sensazioni.
Dietro di noi c'è una simpatica combriccola che si riunisce per giocare a carte, passa interi pomeriggi, rubando le sedie dagli altri ombrelloni e facendoli diventare tavolini e paravento. Si tratta per lo più di donne di una certa età affette da nonnite, ovvero quelle che vorrebbero tanto un nipotino ma i figli ancora non si decidono e quindi si accozzano ad ogni bimbo guardandolo e vezzeggiandolo languidamente.
Ci sono stati un po' di eventi a sconquassare questa strana estate che non posso definire noiosa o banale visto che stare dietro la Pop ci rende moooolto impegnati.
Ho dovuto, mio malgrado, rivolgermi a un medico, non per Pallino, tranquilli ma per il mio piede che mi stava abbandonando. Non vorrei addentrarmi in particolari truculenti ma da svariato tempo mi sono uscite fuori quelle che io pensavo fossero banali bolle, ma poichè ho visto che si stavano espandendo e moltiplicando ho pensato bene che finalmente fosse il caso di farle vedere a uno specialista.
Ho aspettato tanto, decisamente troppo ma tanto la mamma non si deve mai lamentare, ha da schiattà e deve sopportare e quindi ho rimandato sempre.
Prima l'ho fatte vedere a Adele, la pedicurista de ms (mi' socera), la maga del callo che mi ha fatto aspettare una settimana prima di venire a vedere, addirittura doveva consultare la sua agenda che al momento aveva in macchina ma non poteva andare a recuperare. Poi è passata a casa e ha sentenziato "E' da operà".
Andare da un dottore in un posto di mare è una esperienza sui generis.
Innanzitutto ti dà l'appuntamento alle 19 per non interferire con la (sua) giornata in spiaggia, poi ti riceve in infradito, coprisole e abbronzatura africana, e meno male che è un dermatologo... E' molto giovane e friendly, mi rassicura dicendo subito che ho fatto un bel guaio ma che la situazione non è grave ma solo impicciosetta.
Inizia ad armeggiare con la mia infelice estremità e io per poco non mi addormento. Non so bene cosa mi stia facendo e manco lo voglio sapere, so solo che ho un'oretta in totale quiete e ne approfitto per rilassarmi.
Spero che scacchi quello che c'è da scacchiare e arrivederci e grazie.
Invece lei mi dice che non si può operare, che lei ha tolto metà di quello che c'era da togliere, il resto è da fare nelle successive due settimane a casa. Ma come?
Mi dà un bisturi, un bisturi vero che mm dovrà usare per scucchiaiarmi il piede....pregooooo?
Vado a recuperare il marito per fargli vedere dal vivo cosa dovrà poi fare al mio alluce.
Mi prescrive un acido da mettere sulla parte che ammazza la pelle che poi andrà rimossa. Vado nella farmacia sottostante, il farmaco risulta introvabile, ma meraviglie delle meraviglie di vivere in un piccolo centro loro sanno già i giorni in cui visita la dottoressa e sono prodighi di consigli su da farsi.
Un altro evento è successo pochi giorni fa. Si è persa un bambina di 8 anni in spiaggia, a quanto pare stava giocando sugli scogli col fratello ed è sparita.
La mamma era incinta e molto cicciona a quanto pare. Per tutto il pomeriggio è stato un continuo rincorrersi di voci, rumors, "si dice che", c'è stata una grande agitazione. Il tratto di spiaggia era gremito di persone e curiosi, i bagnini del nostro stabilimento sono prontamente usciti in mare col pattino a non si sa far bene cosa e hanno addirittura tirato fuori dei binocoli quasi professionali, faceva molto Baywatch.
In queste situazioni mi viene sempre da pensare che per fortuna si è risolto tutto bene perchè se stiamo davvero in mano a questi siamo fottuti!
Nel frattempo è arrivata la capitaneria di porto a iniziare le ricerche in mare, poi è venuto in spiaggia un ufficiale con una maschera da immersioni da bambina in mano, forse era quella della piccola e voleva farla vedere ai genitori che nel frattempo erano spariti.
Dopo un'oretta gli altoparlanti dello stabilimento hanno annunciato "La bambina è stata ritrovata", è partito un applauso liberatorio e spontaneo. Dopo qualche minuto ne hanno fatto un altro dicendo un po' stizziti "La bambina è stata ritrovata, non vi preoccupate", della serie non ci scassate la minchia chiedendoci continuamente se ci sono novità. Pare sia stata ritrovata in uno stabilimento molto distante, qualcuno ha pure ipotizzato che fosse tutta una bufala per creare caos e rubare sotto gli ombrelloni.
Un altro evento a carattere molto locale è che la Pop è appassionata di pappagalli e con il suo occhio di lince è riuscita ad individuarne una coppia in gabbia sul balcone dei vicini.
Mi costringe a scendere in cortile per guardarli da lontano.
La colpa è un po' pure mia visto che ci piaceva tanto la canzone del pappagallo
Piccola nota: il ragazzo nel cartone animato è Riccardo Mazzoli in persona, il bravissimo disegnatore di quasi tutti i cartoni dello Zecchino e il pappagallo è un leit motiv che spesso torna ad esempio anche in "Sei forte papà", c'è la capocchia appesa allo specchietto della macchina.
Io la rassicuravo dicendole che mentre nella canzone il volatile è triste perchè non ha una compagna, in questo caso invece ce l'ha, è fidanzato ed è contento.
Non ho fatto in tempo a dirlo che ieri mi sono accorta che nella gabbia c'era un solo pappagallino, l'altro è stirato, credo perchè lo hanno lasciato a cuocersi al sole.
Ora non so cosa si inventeranno gli incauti padroni visto che anche il loro figlio è rimasto molto addolorato dalla notizia e oggi fissava la gabbia mestamente.
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