E' pur sempre un inizio, come disse Armstrong Neil "Un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità" forse per l'umanità no ma per noi sì, di sicuro.
In un post passato paragonai la Pop agli Armstrong
http://buonecosedipessimogusto.blogspot.it/2012/04/la-mazzata.html
e proprio in questi giorni in cui è morto Neil e a Lance hanno cancellato 7 vittorie del Tour de France per doping, la mia piccola Armstrong ha iniziato a muovere i primi passi in autonomia. Che curiose coincidenze...
A questo punto godiamoci pure l'altro Armstrong con "What a wonderful world" e il cerchio si chiude.
La good news è che la Pop cammina, è passata allo stadio evolutivo "Walking Pop", non è che ora vada ancora per conto suo ma si sta lanciando in qualche camminata in solitaria. Ha un andamento strano, poi si mette una mano su un orecchio, forse per trovare l'equilibrio, a me sembra che sia collegata con la regia o con Houston in attesa di indicazioni.
Ci sono momenti in cui si diverte proprio a camminare, le piace soprattutto raggiungermi, fungo da richiamo come la carota per il cavallo. Altre in cui non ci pensa proprio e continua a trottellare o correre in giro mano nella mano con me, il che attualmente con la panza che inizia a pesare non è proprio il massimo e fra parentesi con il monito sempre presente che dovrei stare a riposo peggio che mai.
Ma è già un importantissimo inizio, credevo che mi sarei commossa come tutte le volte in cui accennava qualche passo e invece no, forse era talmente tanta l'incredulità!
Comunque metto a verbale che i primi suoi passi sono stati calcati portandomi un pomodorino in mano.
Mm lunedì è tornato a lavoro e come padre modello dell'anno passato, presente e futuro faceva avanti e indietro in giornata da Roma al mare. Io quindi sono rimasta sola, con la Pop a barcamenarmi fra parenti e impegni (loro) vari cercando di farmi aiutare quanto possibile.
Ovviamente il mio stare a riposo si è ridotto al pisolino pomeridiano della Pop che impegnavo in realtà a leggere o scrivere.
Farsi aiutare...
La situazione è pruriginosa e impone vari interrogativi, da un lato l'orgoglio che ti impone di cavartela da sola sempre e comunque, dall'altro la permalosità del "e che cavolo datemi una mano". Il conflitto sempre aperto fra quello che è dovuto, quello che ti spetta e invece quello che è di più e per cui devi dire pure grazie.
Scendere a compromessi, aver bisogno di aiuto significa consentire agli altri di farsi i fatti tuoi, di dire la loro, spesso non richiesta? Ma anche no grazie.
Non sono abituata a chiedere aiuto, ai miei amici non c'è bisogno che dica nulla, intervengono prima loro se sono così sensibili da starmi vicino.
Morale: domani torniamo per qualche giorno a Roma, perchè c'è la visita e perchè è meglio così. A questo punto spero quasi che piova per dare un maggior senso al tutto.
Dicono che quelli che sono stati sulla luna poi siano tornati mezzi matti perchè è impossibile per la mente umana riuscire a tollerare la vista della terra da lontano, un punto di vista completamente diverso, che pochissimi hanno avuto la fortuna di vedere e che forse ti fa rendere conto di tante cose, di essere una parte infinitesima dell'universo, di non contare nulla, di quanto tutto sia relativo.
All'entrata della facoltà avevamo una gigantografia proprio della terra vista dalla luna ed è una foto che ho amato sempre tantissimo e mi piaceva trovarmela di fronte quasi ogni giorno all'improvviso.
Mi piaceva soprattutto il suo significato simbolico, filosofico-esistenziale... la capacità di andare oltre il classico metro di giudizio ma saper guardare e leggere oltre le apparenze, dietro ogni cosa. Non fermarsi di fronte alla superficie ma affrontate anche angoli e prospettive diverse. Saper ribaltare il proprio modo di vedere le cose, osservandole da tutti i punti anche quelli inconsueti. Avere il coraggio di scelte impopolari, forse all'inizio non condivise, combattere per le proprie idee, per inseguire un sogno.
Forse è una cosa che dovremmo sempre tenere a mente e non c'è bisogno di andare fin sulla luna per impararlo.