pubbli larga

lunedì 1 agosto 2016

Ritorno sulla Terra

In attesa all'ambulatorio dei prelievi sembra una barzelletta di dubbio gusto.

C'è un tossico, una mignotta, uno di compagnie di letto molto allegre.
Tutti gli stereotipi delle categorie a rischio HIV.
Sembra che abbiano una manciata di ore di sonno sulle spalle.
Ognuno con lo sguardo preoccupato dietro i propri errori.

E poi ci siamo noi con la Pop.
Noi che non c'entriamo niente con tutto questo, che non ce la siamo certo andata a cercare.
Chissà cosa pensano gli altri in fila aspettando. Se si stanno domandando cosa ci facciamo lì.
Siamo tutti lì per lo stesso motivo ma forse per cause diverse.
A me sembra tutto un controsenso molto grottesco.
Il reparto di malattie infettive del policlinico che dovrebbe essere il posto più pulito e sterile del mondo, in realtà è il più zozzo e fetido.
C'è una procedura legata alla privacy al limite dell'assurdo. Non riesco a capire tutto questo top secret e a chi possano interessare così tanto i responsi sull'aids di un'altra persona. O che differenza ci sia fra questi e quelli di un'altra malattia.

L'infermiera ci chiede come mai siamo lì. In genere azzeccano senza farci rispondere. Rispondiamo telegrafici:"Siringa Spiaggia". Il suo commento: "Mi dispiace anzi bastardi, loro. ".
Cercano di essere gentili appena vedono la bambina entrare, immagino che ne abbiano viste di tutti i colori lì dentro.
La Pop è consapevole di quello che deve fare, lei in genere così collaborativa, già dall'altra volta si rifiutava di porgere il braccio all'infermiera e l'abbiamo dovuta tenere in due. Poi ci aveva detto che non le aveva fatto male, speravo che questa volta memore della precedente ci aiutasse un po' di più invece più o meno è andata come la scorsa.
Ma stavolta le infermiere hanno chiesto l'intervento di Gigi, anzi forse Giggi, "Perché questi nun je la fanno a reggela". Giggi è un infermiere che avevo visto entrando in una stanzetta laterale seduto alla scrivania sotto una sorta di altarino di foto della Maggica.

Come spesso avviene la Pop, in maniera inspiegabile, prova simpatia per questo colorito personaggio che la apostrofa "Eddai nun fa 'aa scena che sei stata bbravissima!". Per i giorni seguenti ci parlerà di Giggi sperando di poterlo incontrare alla prossima analisi.

Poi ci aspetterà una giornata premio, per tutti, a Zoomarine.
Lontano da tutto questo.

Più o meno questo è quello che scrissi una settimana su Facebook, di getto e con urgenza. Quando uno ama scrivere e gli scappa di farlo è tale e quale come sensazione quando uno ha necessità del bagno. Dopo, quando si è finito, ci si è liberati, si sta meglio e non ci si pensa più.  Il post ha suscitato molti commenti, molti stai su e qualche incomprensione ma è stata anche l'occasione per risentire persone che da tempo non sentivo.
Ringrazio tutti perché in queste situazioni anche un pensiero o una parola sono di grande conforto.


Nessun commento:

Posta un commento