Come ogni anno mi auguro che sia per te, e farò di tutto affinché lo sia, la più bella estate della tua vita.
Ricca di emozioni, nuove esperienze e amicizie da ricordare.
Di rotolamenti nella sabbia fine, di impanamenti e polpette tirate in aria...
Avevo iniziato a scrivere questo post il 7 luglio, sono passati più di due mesi e non ho avuto modo di continuarlo. Non è facile riprenderlo in mano ora che siamo nel pieno della ripresa del tran tran quotidiano e tutto sembra così lontano.
È stata un'estate lunga, intensa che è volata in un attimo, forse come tutte le cose belle. Mi piace dire che ci siamo presi quello che ci spettava con in più gli interessi rispetto allo scorso anno e che abbiamo avuto la rivincita sull'a dir poco allucinante a tratti aberrante stagione estiva 013.
Ho contato: abbiamo fatto 51 giorni di mare, 7 di montagna e 2 di collina... questo calcolo da ragioniere ha disturbato qualcuno ma forse andrebbe la pena riflettere che se si fanno tutte queste ferie o uno è miliardario o non ha scrivanie che l'aspettano al rientro.
Luglio è stato un gran mese, abbiamo fatto tante amicizie con i nuovi villeggianti vicini di casa e come spesso accade ci siamo conosciuti per caso proprio il giorno del loro arrivo. La simpatia è scattata immediatamente grazie anche a tante cose in comune e al fatto di avere i figli della stessa età. Ci hanno aperto da subito, ancora con le valigie da disfare, la loro casa accogliendoci non come ospiti ma come gente di famiglia.
Una grande e bella famiglia, unita e forte, mi hanno fatto venire in mente i Malavoglia Per menare il remo bisogna che le cinque dita s’aiutino l’un l’altro. Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo.
L'ultimo giorno ci siamo salutati, senza sapere se e quando ci saremmo rivisti, il nonno con le guance scavate e la sigaretta sempre accesa, ci ha abbracciati dicendo:"Grazie della vostra amicizia". Ci siamo salutati in fretta, con imbarazzo non avendo grandi cose da dire, non volendoci guardare troppo a lungo negli occhi, ci siamo dati l'arrivederci senza avere la certezza ma solo la speranza di poter mantenere questa promessa. Ho riconosciuto subito quello sguardo e quell'espressione liquida e arresa, quei tratti che ho imparato a distinguere e ad allontanare.
Gli ultimi giorni era tutto un ripetere:"Se avessimo saputo che c'eravate voi ci saremmo fermati per tutta l'estate". Invece è durata solo un mese ma ci siamo visti ogni giorno, giocando nei giardini delle case o al coperto quando era brutto tempo. Ci siamo ritrovati in spiaggia e siamo stati insieme al parco giochi. Il gioco dell'estate è stato Lupo mangia frutta che alla fine è diventato un vero e proprio tormentone a tutte le ore tanto che si è iniziato con mela pera arancia mentre alla fine si andava alla ricerca di specie di frutta improbabili e sconosciute.
Poi abbiamo conosciuto gli altri bambini del vicinato ed era tutto un entrare e uscire da un cortile ad un altro, sembrava di essere in un villaggio vacanze!
Ringrazio tutti i bimbi alti un metro o poco più che hanno contribuito decisamente a rendere questa estate la più bella della tua vita con la loro fantasia, voglia di avventura e di stare insieme. Con i picnic su una vecchia tovaglia, con le merende improvvisate di Polaretti e Ringo, con la pausa gelato, con la caccia ai granchietti sugli scogli, a tentare di prendere i gattini appena nati, con i dimensione avventura nel giardino della nonna, con i giochi alle cabine, con la raccolta di more (ma poi a chi piacciono le more? servono solo ad essere spiaccicate in faccia e sui vestiti), con i castelli di sabbia e lo squalo si è mangiato il mio fermaglio per i capelli, con gli art attack a base di dido e tempera, con le visioni collettive di Frozen e i balli sfrenati della baby dance...
Abbiamo conosciuto bambini con la mamma lontana ma con una babysitter dolce e paziente che si chiama come la nostra gatta perchè ha le fattezze di una glaciale donna dell'Est: manto bianco e occhi celesti. Bambini definiti difficili che rispondevano con rabbia ad una situazione troppo grande e difficile da accettare per loro. Li abbiamo visti cercare disperatamente compagnia per poi lasciarsi andare a coccole e gesti affettuosi nei nostri confronti. Anche in questo caso abbiamo visto la famiglia unita darsi da fare intorno a questi due bambini e fare i salti mortali per cercare di farli stare sereni. Dopo due mesi ho intravisto da una finestra la loro mamma con la testa rasata e li abbiamo lasciati in pace di ritrovarsi finalmente in tranquillità.
Alla fine del mese abbiamo dovuto salutare i villeggianti che andavano via, è stato triste assistere alla loro preparazione delle valigie, vederli caricare la macchina all'inverosimile e poi andare via. I maschietti salivano in macchina di corsa per evitare il momento del commiato, siamo riusciti solo a strappargli un bacio frettoloso al volo e prima di andare via abbiamo notato che la babysitter filippina si è fatta il segno della croce come per benedire la nostra casa.
Ora il vicinato era deserto in attesa dei nuovi arrivi, è stato quasi un sollievo partire pure noi per la montagna.
Abbiamo conosciuto bambini con la mamma lontana ma con una babysitter dolce e paziente che si chiama come la nostra gatta perchè ha le fattezze di una glaciale donna dell'Est: manto bianco e occhi celesti. Bambini definiti difficili che rispondevano con rabbia ad una situazione troppo grande e difficile da accettare per loro. Li abbiamo visti cercare disperatamente compagnia per poi lasciarsi andare a coccole e gesti affettuosi nei nostri confronti. Anche in questo caso abbiamo visto la famiglia unita darsi da fare intorno a questi due bambini e fare i salti mortali per cercare di farli stare sereni. Dopo due mesi ho intravisto da una finestra la loro mamma con la testa rasata e li abbiamo lasciati in pace di ritrovarsi finalmente in tranquillità.
Alla fine del mese abbiamo dovuto salutare i villeggianti che andavano via, è stato triste assistere alla loro preparazione delle valigie, vederli caricare la macchina all'inverosimile e poi andare via. I maschietti salivano in macchina di corsa per evitare il momento del commiato, siamo riusciti solo a strappargli un bacio frettoloso al volo e prima di andare via abbiamo notato che la babysitter filippina si è fatta il segno della croce come per benedire la nostra casa.
Ora il vicinato era deserto in attesa dei nuovi arrivi, è stato quasi un sollievo partire pure noi per la montagna.
È stata un'estate di tantissimi bagni al mare, Alice fa differenza fra "Facciamoci un bel bagno" la cui durata è una mezz'oretta e "Facciamo un mega bagno" che può durare all'infinito fino al calar del sole.
Di tanti bagni col mare mosso e la paura dei cavalloni, dei mulinelli e della corrente di risacca.
Di paure superate: di andare sott'acqua, di nuotare senza braccioli, di andare a comprare le cose da sole...
Di paure superate: di andare sott'acqua, di nuotare senza braccioli, di andare a comprare le cose da sole...
A differenza dell'anno scorso in cui Marta, non dico che dove la mettevi stava anche perchè stava sempre con me nel marsupio, questa estate giustamente ha le sue esigenze che spesso divergono da quella della sorella. Così dovevo seguire da un lato Alice sempre in mare, diretta verso il largo destinazione Ponza e la piccola che invece puntava in spiaggia in direzione opposta verso l'entroterra zona bar, cabine e giochini.
Più volte mi sono trovata in condizioni di dover scegliere se seguire una o l'altra e un sacco di volte sono dovuta intervenire quando qualche passante vedendole senza un adulto nei paraggi pensava di trovarsi di fronte a una bambina che si era persa. Così come ho dovuto raggiungerla di corsa quando una solerte famigliola era convinta di aver trovato in lei tale Sharisa di 3 anni col costumino rosa che la mamma la sta cercando e la aspetta all'ingresso dello stabilimento.
Alla fine della stagione posso ritenermi abbondantemente soddisfatta che non si siano perse, affogate o altro anche se devo ammettere che gli ultimi giorni pensando al vecchio adagio "Nella coda c'è er veleno" un po' già tremavo...
Questa estate è stata l'occasione di frequentare vecchi amici grazie alla fortuita e fortunata coincidenza di avere varie amiche in maternità, di conoscerne dei nuovi e di ritrovarne dei vecchi.
È stata pure un'estate di grandi digiuni, io ce la mettevo tutta preparavo uno zaino pieno di provviste ma le pupe puntualmente si spazzolavano via tutto, complice l'aria di mare, i bagni prolungati o chissà che a me rimaneva solo qualche avanzo puntualmente farcito di sabbia...mistero è che non ho perso manco un etto forse perchè la sabbia è incredibilmente molto calorica.
Al nostro ritorno dalla montagna abbiamo trovato i nuovi villeggianti ed è stato strano vedere quelle case che avevano ospitato i nostri giochi e i nostri amici ora occupati da altre persone. Sono arrivati nuovi bambini ma molto più grandi delle nostre, era tutto cambiato.
La fine dell'estate ha portato un po' di malinconia come sempre, valigie da chiudere, case che si spopolavano, giornate visibilmente più corte, il buio che arrivava prima. E di nuovo quei saluti che non avevi proprio voglia di fare trincerandoti dietro un:"Tanto ci vediamo presto (inutile quindi salutarsi)".
Alla prossima estate, stessa spiaggia e stesso mare, con un anno di più, più grandi e pronti ad affrontare e godersi quella che di sicuro sarà la più bella estate della tua vita.
La fine dell'estate ha portato un po' di malinconia come sempre, valigie da chiudere, case che si spopolavano, giornate visibilmente più corte, il buio che arrivava prima. E di nuovo quei saluti che non avevi proprio voglia di fare trincerandoti dietro un:"Tanto ci vediamo presto (inutile quindi salutarsi)".
Alla prossima estate, stessa spiaggia e stesso mare, con un anno di più, più grandi e pronti ad affrontare e godersi quella che di sicuro sarà la più bella estate della tua vita.
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