Non sono molte le cose che ritrovo su Fb che mi fanno arrabbiare. Ma con queste sono categorica: le cancello immediatamente.
In questo gruppo rientrano le foto shock di animali sgozzati, maltrattati, persone violentate, morte ecc. Il fine è o quello di sensibilizzare su un argomento, ad esempio mostrare l'uccisione di un maiale per dissuadere dal mangiare carne o far vedere gli effetti della droga su un essere umano. Apprezzabile l'intento ma non il modo in cui si cerca di convincere gli altri.
O il bieco fine è avere più clic, ormai quasi tutti i siti, forse un tempo seri, per avere più visualizzazioni possibili hanno capito che tirano due argomenti: uno il più vecchio del mondo, l'altro avere immagini o notizie shock che incuriosiscono e ripugnano al tempo stesso per cui non ci si può esimere dal cliccare, commentare ecc.
Credo che Fb sia uno spazio di condivisione dove divertirsi, riflettere, comunicare ma sempre in un clima di serenità e leggerezza. Se volessi torcermi le budella dallo schifo potrei andare per conto mio a cercare immagini orride ma non voglio certo che mi vengano sbattute in faccia sulla mia bacheca senza essere neanche avvisata e avere la possibilità di scegliere se vederle o no.
Per me è violenza allo stato puro. È un'aggressione e mi lasciano di malumore per il resto della giornata oltre a provare risentimento per chi le ha pubblicate.
C'è un altro tipo di post che ultimamente mi si affaccia sulla bacheca, mi lascia perplessa, mi fa riflettere e mi permette di conoscere e confrontarmi con una realtà a me distante.
Apprendo che oltre a esserci i "child less" ovvero le persone senza figli, ci sono pure i "child free" ovvero quelli che non ne vogliono avere.
Fin qui tutto bene, il mondo è bello perchè è vario o avariato, sono la prima che sostiene che non è assolutamente vero che tutti dobbiamo fare o amare le stesse cose, che se uno non se la sente di essere genitore può tranquillamente passare la mano.
La cosa che mi fa rodere discretamente il regal deretano è il loro sentirsi superiore a noi, più fichi di noi.
Già nel definirsi liberi (free) per antitesi giudicano che noi non lo siamo, ci vedono come schiavi.
Probabilmente loro sono quelli che quando hanno come vicino di posto in treno o aereo un bambino si grattano gli zebedei e alzano gli occhi al cielo, sono quelli che sono a favore dei ristoranti che non vogliono i bambini. Fanno crociate contro la maleducazione imperante dei bambini che in giro urlano, fanno quello che gli pare e i genitori non riescono manco a tenerli a bada. Sono quelli che osservando scene di ordinaria isteria commentano con sufficienza:"Non fate figli se poi dovete comportarvi così".
Magari poi sono gli stessi che si circondano di animali che trattano meglio di figli e che si definisco i loro papà e mamme senza coda.
Io pure prima stravedevo per la mia gatta ma al massimo mi sentivo sua sorella e non certo il suo genitore!
So che sto cadendo in un tranello, in un errore, dividere: noi da loro non è proprio la strada migliore per avviare un confronto.
Quali sono le loro motivazioni?
- Il parto è una tortura;
- Diventerete dispensatrici ambulanti di cibo;
- Lotterete per continuare a divertirvi;
- Perderete i contatti con gli amici;
- Dovrete imparare un linguaggio da veri idioti per riuscire a comunicare con i vostri figli;
- I figli uccideranno il vostro desiderio;
- I figli suonano la campana a morto della vostra vita di coppia;
- Fare figli è da conformisti;
- I figli costano;
- Verrete ingannati pensando che non esista niente come un figlio perfetto;
- Sarete inevitabilmente delusi dai vostri figli;
- Tutti si aspetteranno che voi siate una madre prima che una professionista e una donna;
- Le famiglie sono un incubo;
- I figli mettono fine ai vostri sogni dell’infanzia;
- Non smetterete di desiderare la completa felicità per la vostra prole;
- Stare a casa a badare ai figli è incredibilmente noioso;
- Dovrete scegliere fra maternità e carriera;
- Quando arriva un figlio, di solito scompare il padre;
- Ci sono già troppi bambini sul pianeta;
- I figli sono pericolosi: vi portano in tribunale senza pensarci un secondo.
Non mi sento migliore o peggiore di loro così come non mi sento migliore ora che sono madre rispetto a prima.
Sento però che essere genitore è una grandissima opportunità che ci viene data, fatta di sorrisi sdentati, baci bavosi e manine cicciotte ma anche di risvegli continui, occhi che guardano ovunque verso i mille pericoli, nervosismo e: toglietemelo di torno sennò lo incenerisco.
Ho la possibilità, il privilegio, la fortuna di vederle crescere, affrontare la vita passo passo.
Ma non mi sento realizzata solo ora che sono madre, anzi ci tengo ad essere donna, o meglio ragazza ancora non completamente cresciuta e cojona dentro, oh insomma! sono tante cose e fra queste anche madre.
Credo che essere genitori sia anche una sfida entusiasmante, un mettersi di nuovo in gioco, in discussione, può spaventare ed essere scombussolante ma può anche essere un punto di partenza per la ricerca di nuovi equilibri. Non è tutto rose e note di carillon anzi è parolacce a denti stretti e liti furiose come non mai.
So che passeranno anni prima che potrò usare il lettino del mare non per buttarci lo zaino sopra ma per sdraiarmi a prendere il sole, so che ci vorrà ancora del tempo prima di riuscire a svegliarmi all'ora in cui vorrei davvero, so che forse la borsa non mi apparterrà più ma sarà sempre deposito di succhi di frutta, cracker e alloggio di pupazzetti ma ben venga!
Nei loro confronti mi sento come quando parlo con chi ha paura di prendere l'aereo e per questo rinuncia a fare viaggi verso mete lontane, non saprai mai com'è, non sai cosa ti stai perdendo. ok puoi rinunciare a vedere l'Australia e limitarti a vedere Parigi in treno.
Sono scelte....